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Le canzoni più belle degli Articoli 31

Le canzoni più belle degli Articoli 31

Alessandro Aleotti, il cantautore italiano, di canzoni memorabili ne ha fatte, e anche molte.   Appena dopo l’esordio a soli 20 anni, nel 1992, J-AxJ-Ax (lo pseudonimo che proviene da Joker, il personaggio preferito dell’artista, e Alex, abbreviazione del suo nome) è emerso, nel pano...

Alessandro Aleotti, il cantautore italiano, di canzoni memorabili ne ha fatte, e anche molte.

Appena dopo l’esordio a soli 20 anni, nel 1992, J-AxJ-Ax (lo pseudonimo che proviene da Joker, il personaggio preferito dell’artista, e Alex, abbreviazione del suo nome) è emerso, nel panorama musicale italiano, in qualità di ribelle e di atipico.

I suoi testi, hanno sempre dimostrato l’innata clamorosa capacità del cantante nel sottolineare aspetti discutibili della situazione italiana o della vita degli “italiani medi”, specialmente negli anni della collaborazione con Dj Jad.
Negli anni degli Articolo 31, per intenderci.

Ed è, quindi, in omaggio ad un artista così “inetichettabile” che Blog di Cultura si cimenta nell’arduo compito di scegliere le 10 canzoni migliori di Ax e degli Articolo 31.

10-Di sana pianta

J-Ax, in questo testo si fa portavoce della speranza e della fortuna. Del vedrai che “un giorno di sana pianta incontri un’altra e tutto si ribalta”. Messaggio di non abbattersi per le occasioni (o le persone) perse, e di essere sempre pronto per quelle che arriveranno.

9-Senza Dubbio

Capita di rimanere folgorati davanti ad una persona che invece pensavamo non potesse attrarci. E la fregatura sta nel fatto che probabilmente la persona in questione non subisce lo stesso colpo di fulmine. E di conseguenza non riesce ad apprezzare i tuoi sforzi, i tuoi tentativi.
Ma dopotutto “Senza ombra di dubbio ne vali la pena e quindi è tutto per te”.

8-Piccoli per sempre

Ci sono momenti in cui desideri con tutto il cuore di tornare bambino. Perché tutto è più semplice. Per non avere più ansie, stress o preoccupazioni. Per tornare ad essere spensierato. Per cancellare le delusioni, le azioni sbagliate; gli errori.
Ci sono sere in cui non puoi far altro che comportarti da bambino. Fuggendo dalle paure, rifugiandoti nello svago per non cadere mai nella malinconia.

7-A pugni col mondo

“A pugni col mondo” racconta di una vita difficile, diffidente. Di una vita passata a difendersi, ad allontanare i pericoli.
E racconta dei rapporti unici, di quelli che ti cambiano letteralmente l’esistenza. Che danno fiducia, in te stesso e negli altri.

6-Dentro me

Anni prima, una canzone come questa, lo “zio” l’avrebbe gridata con rabbia e con forza.
Ma non è così. E la voce dimessa, il ritmo lento, mostra tutta la disillusione del rappernei confronti dei pregiudizi, del senso comune, della demagogia, della superficialità dei desideri moderni.
Ed è proprio questa disillusione a farsi sentire. Anche più di un grido, di una critica aspra e diretta.

5-Cara mia ex

“Ho una cicatrice nel cuore con sopra il tuo nome ma voglio che tu sia felice anni luce da questa canzone
e dal male che ho fatto lui saprà curarti mentre conto i miei errori realizzati tardi”.
Il momento in cui, ormai, ti accorgi di averla persa del tutto, è il momento più tragico. E quando realizzi che ci sono delle semplici stupidaggini alla base della rottura, è anche peggio.…
E a te non resta che abituarti. Non ti resta che sperare nella sua felicità, e se ti avanza del buonsenso, anche nella tua.

4-Spirale ovale

L’inno alle relazioni passionali, a quel turbine infinito di emozioni, desideri e istinti che è l’amore sfrenato. Quello privo di inibizioni, di blocchi. Quello privo di pensieri, preoccupazioni, incertezze. L’amore privo dei cliché e dei classici comportamenti di coppia, che ti travolge. Che ti lascia il segno, in ogni caso.

3-Ti amo o ti ammazzo

Nemmeno un “duro” come Alessandro Aleotti può evitare d’innamorarsi. E nemmeno un “anomalo” come lui può fare a meno di cantarne. Di scriverne. Eppure ne canta e ne scrive a suo modo. Nessun “cuore-amore”, nessun amore puro, ideale, platonico. La confusione, il non capirci più niente, l’ossessione. Questo è ciò che il cantante ci descrive, ed in questo si dimostra più normale che mai. Perché tutti, prima o poi, trovano la persona del “Ti amo o ti ammazzo”.

2-Non è un film

Straordinaria.
Straordinari i pezzi di vita che galleggiano su note soft. Straordinaria la malinconia che la voce dello “zio” Ax riesce a trasmettere. Straordinaria la complessità della vita, dell’uomo; della vita dell’uomo. Ed è in brani come questo che lo spessore di un artista emerge. E di spessore “Non è un film”, ne ha da vendere.

1-Domani smetto:

Tutta l’essenza degli Articolo 31 è riassunta in questa canzone. La voglia inestinguibile di non uniformarsi.
La critica alla “normalità”, al vivere secondo usi e costumi tradizionali. L’inesistenza della perfezione, in ogni dove. E, di conseguenza, l’esaltazione dell’imperfezione come atto di protesta verso chi costringe, o consiglia, a provare a raggiungere un qualcosa che non esiste.

il testo:

Loro mi dicevano
di stare zitto e buono
Loro mi dicevano
tranquillo e cambia tono
Loro mi dicevano
di non parlare con la bocca piena
e camminare dritto bene eretto con la schiena
di non andare fuori tema e seguire lo schema
oppure andare a letto senza cena
di non creare un problema che non ne vale la pena
di essere grato di essere nato nel lato del mondo
che in fondo in fondo è …perfetto …
perfetto …perfetto, perfetto come te…
Letizia.

E’ una tipica espressione della vocalità
e della leggiadria del canto all’italiana.

Io non so bene quando è cominciato
a un tratto io non obbedivo più
cara, è come dici tu davvero.
Non so che cosa m’abbia rovinato
è che ho iniziato a dire troppi no
forse è per questo che tu m’hai lasciato
e non ci soffrirò nemmeno un po’.

Ma mi spiace per ora non credo sia un mondo perfetto
Domani Smetto
è meglio se richiami domani.
Loro mi dicevano
di stare sui binari
Loro mi dicevano
rispetta questi orari
Loro mi dicevano
stai con i piedi a terra
Loro mi dicevano
è giusta questa guerra.

Mi spiace per ora non credo sia un mondo perfetto
Domani Smetto
ho anche lasciato su la tavoletta del cesso
Domani Smetto
e faccio troppi viaggi senza avere il biglietto
Domani Smetto
è meglio se richiami domani.
Loro mi dicevano
non calpestare l’erba
Loro mi dicevano
non coltivare l’erba
Loro mi dicevano
ma che vestiti porti
e i miei capelli erano o troppo lunghi o troppo corti
e non lo metto il casco omologato
non metto a dieta la mia identità
ho fatto il bagno dopo mangiato
e sono ancora tutto bagnato.

Mi spiace per ora non credo sia un mondo perfetto
Domani smetto
ho anche lasciato su la tavoletta del cesso
Domani Smetto
e faccio troppi viaggi senza avere il biglietto
Domani smetto
è meglio se richiami domani.

E’ una tipica espressione della vocalità
e della leggiadria del canto all’italiana