Maria Ventura Lo scorso 30 aprile è scomparso, a 76 anni B. E. King, il cantautore e musicista statunitense che ha fatto la storia del pop e del soul. Nato nel 1938 ad Hederson, nel North Carolina, all’età di nove anni si trasferì a Harlem. La sua carriera ebbe inizio alla fine degli anni Cinquanta con il gruppo The Drifters che lasciò, successivamente, nel 1960 per disaccordi sulla paga. Da quel momento in poi assunse il nome d’arte di Ben E. King in vista di una carriera da solista, e nel 1961 compose il suo primo singolo Spanish Harlem che coincise con il suo primo successo discografico.
Il secondo fu l’indimenticabile Stand by me, che fu definità la canzone del secolo, e fu premiata insieme a Dpanish Harlem e There Goes My Baby nella prestigiosa Grammy Hall Of Fame Haward.
Fra gli altri suoi brani più celebri si ricordano anche Don’t play that Song cantata anche da Aretha Franklin, Amor, Seven Letters, How Can I Forget, On the Horizon, Young Boy Blues, I (Who Have Nothing).
Nel 1964, i suoi album erano sempre ai primi posti delle classifiche, partecipò a Sanremo con Toni Dallara.
