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Le migliori offerte su iTunes: come sfruttarle

iTunes

Alcune informazioni utili su iTunes, sul suo funzionamento e su come non farsi sfuggire le sue offerte.

iTunes: come funziona

Nata praticamente in concomitanza con l’inizio del Ventunesimo secolo, iTunes è oggi l’applicazione gratuita per dispositivi fissi e mobili che contende strenuamente a Spotify lo scettro di leader assoluto dello streaming legale di musica (nel caso di iTunes anche di materiali audiovisivi, vale a dire film o video, di libri, di applicazioni per dispositivi fissi e mobili) su Internet; e anche se, a dire il vero, negli ultimi anni si è compiuto il fatidico sorpasso dell’azienda – ormai fieramente multinazionale – creata in Svezia da Daniel Ek e Martin Lorentzon, ormai quasi una decade fa (si era infatti nel 2008), il servizio di proprietà di Apple continua a rimanere un punto di riferimento praticamente imprescindibile per misurare e valutare il successo di un brano o di un album. Oggi come oggi, iTunes è capace di decretare l’ascesa o la caduta di una popstar, a colpi di download effettuati o mancati; nel senso che le classifiche di iTunes, in un’epoca in cui la musica si consuma più a livello digitale che da supporti fisici, valgono almeno quanto le classifiche di vendita nei negozi classici (se non di più). Ma come funziona, esattamente, iTunes?

Proviamo ad analizzare il tema da due differenti punti di vista, partendo da quello dell’artista che propone un suo brano o un album. In breve, iTunes acquisisce i diritti di sfruttamento commerciale del materiale artistico in questione, sotto forma di possibilità di esporlo sul proprio negozio online; su quest’ultimo, l’iTunes Store, appaiono i brani o gli album, le loro copertine (laddove disponibili) e una serie di altri paratesti più o meno ampia, a seconda dei casi (leggi: a seconda di quanti ne fornisce la casa discografica).

L’utente iscritto al servizio – l’iscrizione è gratuita e comporta sostanzialmente il rilascio di semplici informazioni di contatto come l’email -, e questo è il secondo punto di vista, ha la facoltà, dietro pagamento di una somma più o meno consistente, di acquistare il brano per l’ascolto in streaming online o il download per usufruirne più volte offline. Della somma versata dall’utente, una parte si traduce in royalties per la casa discografica che ha pubblicato l’album – e dunque per l’artista e gli autori, nel caso questi non coincidessero, che a loro volta riscuoteranno la loro quota parte -, mentre ciò che rimane rappresenta il guadagno lordo di iTunes (sul problema tasse, poi, in realtà si dovrebbe poi aprire un capitolo a parte che ci porterebbe davvero troppo lontano, almeno in questa sede). In pratica, iTunes si comporta in tutto e per tutto come un normale negozio di dischi, con l’unica – e niente affatto trascurabile – differenza che tutto si svolge tramite trasferimento di file digitali da un server a un computer (o altro dispositivo: trattandosi di un prodotto Apple, anzi, prodotti come Mac, iPhone e iPad sono preferibili, anche se iTunes è perfettamente compatibile con tutti i principali sistemi operativi).

Come sfruttare le offerte

Innanzitutto, prima di addentrarci nel mondo delle offerte di iTunes, facciamo il punto della situazione sulle tariffe. In genere, e salvo rare eccezioni, un album intero in versione digitale (con tanto di file grafici che riproducono la copertina e il booklet, di norma nella loro interezza e in conformità con le versioni dei corrispettivi supporti fisici), costa 9,99 euro: un risparmio notevole rispetto ai tradizionali CD, anche in un’epoca come questa in cui spesso i supporti fisici vengono venduti a prezzi decisamente concorrenziali, pur di arginare l’emorragia di clienti; tuttavia, è difficile che un CD riesca a costare meno di 15 euro, per un mero problema di costi vivi, sia di produzione che di stoccaggio e distribuzione. Insomma, non bisogna farsi ingannare, dal momento che non è tutto oro quello che luccica: rispetto ai normali compact disc, infatti, un album in versione digitale dal costo praticamente di dieci euro, dovendo affrontare spese pari praticamente a zero dal punto di vista del package, non costa poco in proporzione.

Il vantaggio di iTunes è dunque principalmente dal punto di vista dei costi assoluti, oltre ovviamente al fatto di sfruttare la più spiccata duttilità di un file audio, soprattutto in mobilità (leggi: possono essere tranquillamente acquisiti da un dispositivo di telefonia mobile, o da un tablet, o da un computer portatile e trasportati ovunque). Pertanto, il cambiamento, la rivoluzione se vogliamo, di iTunes, è più sul piano antropologico, delle abitudini, dei costumi e del rapporto funzionale e situazionale che l’utente di musica intrattiene con la musica stessa, e come questo è cambiato negli anni; solo in seconda battuta interviene l’aspetto economico.

Il quale, purtuttavia, incide anche sotto altri aspetti: quello del recupero della dimensione del vecchio 45 giri e della parziale – per adesso – dissoluzione del concetto di album. Ci spieghiamo meglio: scaricare una singola canzone da iTunes costa una cifra che può variare da 69 centesimi a 1,29 euro (a determinare l’aliquota è il pregio del brano in un determinato momento: il nuovo singolo di una famosa popstar, o una canzone anche datata ma divenuta per motivi collaterali – ad esempio l’inclusione nella colonna sonora di un film o una serie TV di successo – attuale e richiesta dall’utenza, possono facilmente costare il massimo previsto dai tariffari del servizio). Ora, capita molto spesso che, fandom irriducibile a parte, gli utenti medi prediligano il singolo brano, o un ristretto numero di brani, del medesimo artista, e decidano di acquistare solo le canzoni che gli piacciono tralasciando l’intero album, e risparmiando diversi euro. Ecco l’affinità con il 45 giri, che il digitale ha però perfezionato, rendendolo più espanso e al tempo stesso flessibile: con iTunes, tutte le canzoni, e non solo i singoli di successo, sono dei potenziali 45 giri digitali; inoltre, chi effettua l’acquisto compra solo ciò che ha scelto di ascoltare, senza improbabili B-side a fare da zavorra. Bisogna poi aggiungere che iTunes mette a disposizione degli utenti dei preascolti gratuiti della durata variabile – anche in questo caso, a seconda dello status del brano – dai 30 ai 90 secondi: in questo modo, il potenziale acquirente può farsi un’idea del suo livello di gradimento del brano prima di procedere all’acquisto. Nella library di iTunes troviamo oltre 43 milioni di file musicali, pescati dai cataloghi delle principali case discografiche mondiali e di centinaia di etichette indipendenti. E come se non bastasse, molti artisti hanno spesso fornito anteprime e contenuti esclusivi al servizio: il caso più clamoroso fu quello degli U2, che nel settembre del 2014 resero automaticamente disponibile sulle library dei singoli utenti di iTunes l’intero loro nuovo album Songs of Innocence; un regalo (di Apple: gli U2 furono pagati per la concessione), certo, ma anche un regalo non richiesto e da molti non gradito, anche perché in aperta violazione delle più elementari policy di Internet (nessuno può violare senza autorizzazione l’account digitale di un altro, con la sola eccezione della polizia postale). Tanto che Bono dovette scusarsi pubblicamente per la strategia di marketing un po’ troppo invasiva.

E veniamo alle offerte. Premesso che iTunes viene usato sempre più – soprattutto nei dispositivi mobili – come tool per gestire le applicazioni del proprio smartphone o iPhone, e che pertanto al suo interno si trovano anche numerose app (alcune esclusive), va detto che spesso le offerte riguardano proprio queste ultime. Ad ogni modo, che si tratti di app, di contenuti video, di singole canzoni o di autentiche follie come quella degli U2, in linea generale per approfittare delle offerte di iTunes non bisogna fare niente altro se non, lapalissianamente, essere iscritti a iTunes. Simple and clear. Questo perché è il servizio a fornirvi automaticamente le notifiche di ogni nuova offerta. Il più delle volte si tratta della messa a disposizione in forma gratuita di applicazioni precedentemente a pagamento, ma in mezzo a questo marasma c’è sempre la possibilità di trovare offerte speciali che riguardano la musica. Tutto sta nell’appostarsi e nel saper aspettare.

Le canzoni più scaricate

Di seguito, ecco l’elenco delle canzoni attualmente più scaricate di iTunes. Le classifiche del servizio di Apple vengono aggiornate, d’abitudine, ogni settimana, e riportano i download. Come si può notare, dominano incontrastati il Fedez-clan, con il titolare dello stesso al secondo posto in duetto con J-Ax (presente più giù in classifica anche in un featuring nel nuovo singolo di Nek), e il protegé Rovazzi (in duetto con Gianni Morandi) al primo. Per il resto, gran profluvio di tormentoni estivi, il fenomeno dell’anno Francesco Gabbani che regge con ben due singoli nelle prime (non primissime) posizioni e ben pochi alieni (giusto Fabri Fibra e Thegiornalisti in duetto). Forse durante l’estate ci sarà un po’ più di movimento, ma per ora è così. Buon ascolto, in ogni caso.

Volare, Fabio Rovazzi feat. Gianni Morandi.
Senza pagare, J-Ax & Fedez feat. T-Pain.
Despacito, Luis Fonsi feat. Daddy Yankee.
Sign of the Times, Harry Styles.
Súbeme la radio, Enrique Iglesias feat. Descemer Bueno, Zion & Lennox.
Polaroid, Riki.
Pamplona, Fabri Fibra feat. Thegiornalisti.
Lento/Veloce, Tiziano Ferro.
Piccola anima, Ermal Meta feat. Elisa.
Tra le granite e le granate, Francesco Gabbani.
No Lie, Sean Paul feat. Dua Lipa.
A parte te, Ermal Meta.
Something Just Like This, The Chainsmokers & Coldplay.
Be Mine, Ofenbach.
Occidentali’s Karma, Francesco Gabbani.
Come nelle favole, Vasco Rossi.
Perdo le parole, Riki.
Believer, Imagine Dragons.
OK, Robin Schulz feat. James Blunt.
Credo, Giorgia.
Shape of You, Ed Sheeran.
Partiti adesso, Giusy Ferreri.
Symphony, Clean Bandit feat. Zara Larsson.
I Have Questions, Camila Cabello.
Attention, Charlie Puth.
Ti avrei voluto dire, Federica.
Despacito (Remix), Luis Fonsi & Daddy Yankee feat. Justin Bieber.
Strip That Down, Liam Payne feat. Quavo.
Il conforto, Tiziano Ferro feat. Carmen Consoli.
Chained To the Rhythm, Katy Perry feat. Skip Marley.
It Ain’t Me, Kygo & Selena Gomez.
Freud, Nek feat. J-Ax.
Strange, LP.
Adiós, Fred De Palma.
Pónteme, Jenn Morel.