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Le peggiori gaffe dei politici italiani

Le peggiori gaffe dei politici italiani

A tutti capita di sbagliare. Quali sono le gaffe dei politici italiani più pesanti?

I politici italiani, si sa, a volte commettono degli errori, e non solo nel loro campo d’azione, la politica. Molto spesso è proprio la loro ignoranza in questioni specialistiche e scientifiche a portarli a dire degli strafalcioni (le cosiddette ‘gaffe’) più o meno gravi – a volte ignorati, altre volte immediatamente palesi e diffusi in tutto il web.

Le peggiori gaffe dei politici italiani

Vediamo quali sono secondo la stampa e il web i peggiori strafalcioni prodotti negli ultimi anni dagli operatori della politica italiani. A volte prove sicure della loro ignoranza in materia, altre dei semplici lapsus che denotano però mancanza di attenzione.

Il tunnel della Gelmini

Probabilmente è stata la gaffe più eclatante di tutti i tempi, tanto che ne hanno parlato per qualche giorno anche i giornali all’estero. L’ex ministra Maria Stella Gelmini si è congratulata con i ricercatori del Cern di Ginevra parlando di un fantomatico tunnel che collegherebbe il Cern con il Gran Sasso – la Svizzera e l’Abruzzo. Probabilmente a rendere molto grave lo strafalcione fu proprio il fatto che in quel periodo, dal maggio del 2008 al novembre del 2011, la politica fosse proprio Ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

La medicina integrativa di Scilipoti

Il 15 aprile del 2011 Domenico Scilipoti, fino al 2013 segretario del Movimento di responsabilità nazionale, ha organizzato un convegno a Roma, presso la Camera dei Deputati, dal titolo “La medicina della natura, l’approccio olistico alla malattia e alla salute”. Nell’incontro invitò come relatore il medico tedesco Danilo Toneguzzi, psichiatra di Pordenone e divulgatore delle teorie di medicina alternativa propugnate da Ryke Geerd Hamer. Questi venne radiato dall’albo, pluricondannato, tuttora latitante e dichiaratamente antisemita. In pratica, Scilipoti ha dato a Toneguzzi la possibilità di divulgare le sue discutibili e pericolose teorie pseudomediche.

La Russa e le sue teorie sull’omosessualità

“Per quanto mi riguarda, nella maggior parte dei casi sono malati ed è una malattia da cui si può uscire. Possono essere curati”, ha detto il politico in un’intervista, non nuovo in fatto di dichiarazioni discutibili. La Russa non si limita a esporre il suo pensiero ma tenta di trovare una spiegazione scientifica e razionale a suo sostegno. Inutile dire che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ribadito dagli anni ‘90 che l’ omosessualità non è una malattia.

Brunetta e il touchscreen non touch

L’ex Ministro per la pubblica Amministrazione e innovazione, Renato Brunetta, durante una puntata di Annozero, nota trasmissione di Santoro, confonde il normale schermo sul tavolo del conduttore con uno schermo touchscreen. “Lei (Santoro) pulsa su quel touchscreen, quella è una nuova tecnologia”, ha detto, con una certa convinzione. Un errore non così grave come potrebbe sembrare, forse ingrandito dal tono polemico del parlamentare.

Vendola e la sua Bari in Abruzzo

A riportare l’errore è stato il Tg Norba 24, che poco tempo dopo l’accaduto ha mandato in onda il video di una lezione tenuta dal presidente di Sinistra Ecologia Libertà Nicola Vendola alla Georgetown University di Washington. In quell’occasione, l’ex presidente della Puglia ha disegnato sulla lavagna la posizione di Bari, situandola a Nord del Gargano, come se fosse Pescara o Ancona. Forse un lapsus geografico dimenticabile, ma a chi ha governato la regione e il capoluogo per circa dieci anni si poteva chiedere di più.

La Prestigiacomo e le alluvioni plurisecolari

Dopo l’alluvione di Genova l’ex ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Stefania Prestigiacomo si premurava di rassicurare gli italiani in un’ audizione al Senato: “I nostri esperti – ha detto – hanno calcolato che i tempi di ritorno di un evento del genere, cioè la probabilità che si possano ripetere eventi alluvionali simili con analoga intensità, sarebbero superiori ai 500 anni e sicuramente plurisecolari”. Peccato che questi fenomeni, in realtà, sono tutt’altro che sporadici, come spiega Meteoweb. Purtroppo non si devono attendere altri 500 anni per la prossima devastante alluvione.

Balduzzi e l’innominabile preservativo

Vediamo ora il Ministro per la Salute Renato Balduzzi alle prese con il vademecum per i tifosi, stilato su richiesta dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità per gli Europei 2012. Tra le raccomandazioni c’è quella di evitare il rischio di essere contagiati da malattie sessualmente trasmissibili. “È possibile – si legge nel documento del ministero italiano – contrarre malattie sessualmente trasmissibili durante qualsiasi tipo di rapporto non protetto, eterosessuale o omosessuale, anche non completo”. Una traduzione non fedele, dato che nel vademecum dell’ Oms si legge: “ Per evitare il rischio di malattie sessualmente trasmissibili, assicurarsi di usare correttamente il preservativo – femminile o maschile”. La parola preservativo è sparita per qualche motivo dalla versione italiana.

Alemanno e le complicate previsioni meteorologiche

Nessun romano ha ancora dimenticato la confusione che il sindaco Gianni Alemanno ha fatto leggendo il bollettino meteo nei giorni in cui ha nevicato sulla Capitale nel 2012. L’ex Ministro delle politiche agricole e forestali aveva dichiarato: “Le previsioni non erano corrette. Nel bollettino meteo di giovedì si parlava di 35 millimetri e la sera di 10-15 centimetri: chiedo trasparenza e una commissione che accerti tutte le responsabilità. Ogni volta sappiamo in ritardo e male le situazioni e le fronteggiamo soltanto con le nostre forze. Da venerdì pomeriggio stiamo cercando di rimediare solo con le nostre forze”. Repentina la risposta del prefetto Franco Gabrielli: “Il sindaco era ben informato di quanta neve stava per arrivare”. Il botta e risposta è andato avanti per tutto il giorno, e alla discussione si è aggiunta anche la Protezione civile.