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Le proprietà nutrizionali della carne di coniglio

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Il coniglio discende da alcune specie selvatiche che si distinguono dalla lepre per la taglia più piccola e la struttura più agile. Risulta una carne più economica di altre, in quanto si tratta di un animale che si riproduce più volte durante l’anno, aumenta il suo peso in tempi rapidi ed è i...

Il coniglio discende da alcune specie selvatiche che si distinguono dalla lepre per la taglia più piccola e la struttura più agile. Risulta una carne più economica di altre, in quanto si tratta di un animale che si riproduce più volte durante l’anno, aumenta il suo peso in tempi rapidi ed è in generale facile da allevare.

La carne di coniglio è ricca di proteine e povera di grassi (che, vicini alla pelle, si possono asportare facilmente) e colesterolo (50 mg per etto), quindi può essere considerata una delle carni dal valore alimentare più elevato. Il suo contenuto in amminoacidi è del tutto simile a quello delle carni bovine, suine, di agnello e di pollo. Buono il contenuto di acidi grassi insaturi (quelli salutari che aiutano a contenere i livelli di colesterolo “cattivo” nel sangue) e quello di sali minerali, in particolare potassio, magnesio e fosforo, quest’ultimo presente in quantità maggiore rispetto ad altre tipologie di carne. La scarsità di sodio rende il coniglio particolarmente indicato per gli individui affetti da ipertensione, e per la sua alta digeribilità è adatto alla dieta di anziani e bambini. Per quanto concerne le vitamine, da notare soprattutto l’elevata presenza di quelle del gruppo B, in particolare B3 (o PP) e B12.

La carne di coniglio italiana è tutelata da un marchio di qualità: ricercatelo sempre quando l’acquistate dal macellaio o al supermercato. Si può comprare intero o porzionato in vaschette: in quest’ultimo caso, sulla confezione devono essere indicate la provenienza, la data di confezionamento e quella di scadenza. La carne deve essere rosata e soda, il grasso presente di colore bianco. Se prendete anche le interiora, il fegato deve mostrare un colore uniforme. Conservate il coniglio in frigorifero per un massimo di tre giorni, avendo cura di coprirlo con la pellicola trasparente per evitare che la carne diventi secca o il grasso irrancidisca, e per mantenere le caratteristiche nutrizionali (in specie il contenuto vitaminico). Se decidete di conservarlo in freezer, negli appositi sacchetti, consumatelo entro due mesi. La carne di coniglio va mangiata sempre ben cotta. Ricca di proteine nobili, povera di grassi, molto digeribile, questa carne è anche contenuta nel prezzo.