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Legambiente: emergenza rifiuti sulle spiagge, al via iniziative anti-inquinamento

Legambiente

47 spiagge italiane sono state monitorate dalla Legambiente. E sono stati trovati più di 33mila rifiuti trovati. In media 714 rifiuti ogni 100 metri. Il 76% degli oggetti trovati è di plastica. Situazione critica sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino (RM) e sulla spiaggia Olivella nel comu...

47 spiagge italiane sono state monitorate dalla Legambiente. E sono stati trovati più di 33mila rifiuti trovati. In media 714 rifiuti ogni 100 metri. Il 76% degli oggetti trovati è di plastica. Situazione critica sulla spiaggia di Coccia di Morto a Fiumicino (RM) e sulla spiaggia Olivella nel comune di Santa Flavia (PA). A guidare la top ten dei rifiuti spiaggiati più trovati: pezzi di plastica e polistirolo (22,3%), cotton fioc (13,2%) e mozziconi di sigaretta (7,9%).

Il dato è allarmante, ecco perchè la Legambiente ha organizzato e lanciato oggi, 26 maggio, la campagna “Spiagge e fondali puliti – Clean up the med“, con più di 300 iniziative in tutta Italia “per amore del mare” e centinaia di eventi di pulizia straordinaria in tutto il Mediterraneo, l’evento si concluderà il 28 maggio.

L’appello di Legambiente

Legambiente, insieme a tanti bambini delle scuole che hanno aiutato a ripulire la spiaggia, chiede “maggior rispetto e tutela per il mare e la biodiversità marina e ha ribadito la necessità di mettere in campo politiche di prevenzione e sensibilizzazione per ridurre gli impatti ambientali ed economici del marine litter (rifiuti in mare, ndr) che costa all’Ue ben 476,8 milioni di euro l’anno“.

Il problema dei rifiuti spiaggiati e di quelli in mare – ha spiegato Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente – rappresenta la punta dell’iceberg di un problema molto più complesso che deve essere affrontato al più presto. Circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda e solo il 15% resta in superficie. Per questo è urgente mettere in programma azioni per la progressiva riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera, come previsto dalla Direttiva Europea Marine Strategy, che in Italia non sono ancora state messe in campo. Il nostro Paese faccia la sua parte e raccolga la sfida dell’obiettivo che impone la direttiva Marine Strategy ai paesi membri: raggiungere il buono stato ecologico per i nostri mari entro il 2020.

“Senza dimenticare che per contrastare l’abbandono selvaggio dei rifiuti, è indispensabile un impegno comune e il coinvolgimento delle amministrazioni e dei cittadini. La spiaggia e il mare sono un bene comune da proteggere, e non una discarica a cielo aperto. Per questo Legambiente questo week-end con Spiagge e Fondali puliti invita tutti a partecipare alla grande pulizia delle spiagge, delle scogliere e dei fondali in programma in tutta la Penisola”, ha ribadito la Muroni.

La presenza delle istituzioni

All’anteprima romana del progetto lanciato dalla Legambiente era presente anche la presidente della Camera Laura Boldrini, che sul proprio profilo Twitter ha commentato la sua partecipazione sottolineando come si tratta di “un’azione simbolica con i ragazzi per richiamare attenzione sul fatto che mare e spiagge non vanno sporcate“. Un commento al quale ha fatto seguire un secondo tweet nel quale si sottolinea come questa manifestazione abbia anche un valore di sensibilizzazione: “Non siamo qui solo a pulire la spiaggia ma anche il modo di pensare di tante persone a cui di questi argomenti non importa nulla“.

E’ importante insegnare la biodiversità e la diversità in generale fin da piccoli, facendo in modo che un bambino cresca imparando che la spiaggia è di tutti. Stare in spiaggia e buttare cicche o buttare buste in mare fa male a tutta la collettività“, ha concluso la Boldrini.