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Lele Mora parla del carcere e delle sue visioni di Padre Pio

lele mora

Durante la trasmissione "Teleria for People", Lele Mora ha parlato del periodo passato in carcere e delle sue visioni di Padre Pio

Nel buio della sua una piccola cella, dove era rinchiuso per i suoi errori, gli è apparso un fascio di luce. “Era Padre Pio, che mi ha incoraggiato dicendomi di avere fede. Mi ha rivelato che presto le porte del carcere si sarebbero aperte per riprendere a vivere”. Queste sono state le parole dette da Lele Mora nel corso di una intervista occorsa nella serata conclusiva della quarta edizione del programma televisivo Telesia for Peoples. L’ex agente dei vip ha ricordato anche le sue origini contadine. Sin da bambino ha detto di aver sempre frequentato la chiesa. “Non certo perché avevo uno zio cardinale, ma per l’educazione che mi hanno dato dai miei genitori”.

L’ex manager di molte personalità dello spettacolo nazionale ha risposto a tutte le domande, anche a quelle del pubblico. Si è lasciato intervistare parlando di tutti gli aspetti della sua vita privata, del mondo dello spettacolo ma anche di quello politico. Lele Mora ha ribadito di essere ormai completamente cambiato dai tempi in cui faceva la “bella vita”.

Mora, che ha espiato la propria pena dopo la condanna per evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione, ha annunciato il sorgere di un nuovo movimento politico. Il suo nome è “Libertà e Onestà” ed è formato soprattutto da giovani al di sotto dei quarant’anni. Il partito avrà a capo un importante personaggio del mondo finanziario, il cui nome verrà reso noto ufficialmente solo a fine anno, ovvero qualche mese prima del voto politico.

Il movimento – ha spiegato Lele Mora, punta ad aiutare chi ha bisogno. “Un esempio? Fare una legge che vieti il pignoramento della prima casa, qualunque sia il motivo del provvedimento. In quanto la casa, per chiunque, è il tetto che unisce la famiglia e rappresenta il frutto di sacrifici”. Al salotto pubblico di Lele Mora ha preso parte anche Boris Roberti, presidente dell’associazione “Gli angeli della tv”. L’organizzazione è impegnata da anni nel mondo del sociale.

Lele Mora: il carcere e la relazione con Fabrizio Corona

Nel marzo del 2013 Lele Mora ha presentato al circolo della stampa di Milano il libro La mia verità. Il volume è un resoconto dei suoi oltre 400 giorni trascorsi in carcere. L’incontro è stato introdotto da Platinette, che Mora ha scelto come proprio agente. Nell’occasione aveva anche parlato di Fabrizio Corona e di Silvio Berlusconi. Nel gennaio di quest’anno è entrato a far parte dello staff della tennista Camila Giorgi.

Il 27 settembre 2010, interrogato dai pm nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Corona’s srl, Lele Mora confidò di avere avuto una relazione con Corona. “Spesi per lui circa due milioni di euro nel 2004-2006. I soldi provenivano da fatture false. Gli ho comprato otto auto, compresa una Audi Cabriolet e una Bentley Continental. Anche l’appartamento a Milano in via De Cristoforis gliel’ho comprato io. O meglio, ho rifornito Corona di circa un milione e 500 mila euro in contanti che doveva utilizzare per l’acquisto di quella casa”.