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Lele Mora parla di Olindo Romano in carcere: "Non aveva parenti, solo la sua Rosa"

Lele Mora

Lele Mora ha trascorso un periodo di detenzione nello stesso carcere di Olindo Romano, fautore della strage di Erba. Le impressioni di Mora.

L’intervista a Lele Mora

Lele Mora, famoso agente dei vip, coinvolto con Fabrizio Corona in una serie di scandali, ha passato un periodo di detenzione nello stesso carcere dove si trova Olindo Romano. Olindo, insieme alla moglie Rosa, fu il fautore della strage di Erba, nella quale vennero uccisi Raffaella Castagna, suo figlio Youssef Marzouk, sua madre Paola Galli, la vicina Valeria Cherubini e persino il cane della vicina. Ora che Olindo si trova in carcere versa in condizioni di grande povertà, a quanto ha raccontato Lele Mora per un’intervista alla rivista Giallo. “Non aveva parenti, solo la sua Rosa, e per questo non aveva mai un soldo per comprare cibo e sapone.” Per questo motivo “Si lavava solo una volta a settimana, il venerdì, quando poteva incontrare la moglie, una donna bassa e paffutella.”

Olindo in carcere

Quando Lele Mora è stato assegnato al carcere Opera di Milano non sapeva che vi avrebbe trovato fra gli ospiti anche Olindo Romano. Ora che è stato rilasciato, l’agente dei vip racconta le sue impressioni su quell’uomo. “Mi guardava sempre in modo strano quando passavo davanti alla sua cella, mi infastidiva e mi faceva ribrezzo. Però al tempo stesso mi faceva molta pena.” La compassione di Mora per Olindo era dovuta alla povertà in cui l’omicida si trovava ora in carcere. Non avendo parenti che potessero aiutarlo, si trovava spesso senza i soldi necessari per pagarsi il cibo e il sapone. Inoltre l’unica sua gioia derivava dagli incontri con sua moglie. “Lui, d’altronde, aveva solo Rosa e la loro complicità, anche durante gli incontri, era evidente: non hanno altro che il loro matrimonio. Per questo ho parlato a lungo prima con il cappellano, che sosteneva quanto Olindo avesse bisogno d’aiuto, poi con alcuni vertici del carcere.

L’aiuto di Lele Mora

Vederlo privo di beni elementari come pane, merendine e sapone mi fece stringere il cuore.” racconta ancora Lele Mora che, nonostante lo scandalo in cui è stato coinvolto, conserva un bel gruzzolo e una certa influenza sulle persone. Per questo motivo l’agente dei vip ha deciso di fare qualcosa per aiutare Olindo Romano.Alla fine li convinsi a far lavorare Olindo come addetto alle pulizie per racimolare i soldi necessari a comprare cibo e sapone e, talvolta, gli regalavo le mie merendine al cioccolato.” Può sembrare un aiuto minimo, ma in un ambiente ostile come il carcere e nella situazione di isolamento dalla società, quale quella in cui si trova Olindo, anche questo piccolo aiuto vale tantissimo. Ora che Mora è uscito dal carcere non si sa se Olindo sta continuando a lavorare e se la sua vita in carcere sia migliorata anche solo di poco. Per Lele Mora, invece, che è tornato in libertà, la vita è sicuramente migliorata, anche se non può più sbilanciarsi come una volta. Commettere lo stesso errore, di riprendere in mano la vita dei vip tramite i paparazzi, non è di certo consigliato.

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