> > Letta si sfoga: "Berlusconi ribalta la frittata usando l'alibi dell'Iva"

Letta si sfoga: "Berlusconi ribalta la frittata usando l'alibi dell'Iva"

default featured image 3 1200x900

Il premier commenta: "Gesto folle per motivi personali, non politici". Berlusconi fa dimettere i suoi ministri e apre una crisi     Enrico Letta usa toni durissimi contro il Cavaliere, commentando la decisione presa nel ritirare i suoi ministri: "Berlusconi per cercare di giustifi...

751923

Il premier commenta: “Gesto folle per motivi personali, non politici”. Berlusconi fa dimettere i suoi ministri e apre una crisi

Enrico Letta usa toni durissimi contro il Cavaliere, commentando la decisione presa nel ritirare i suoi ministri: “Berlusconi per cercare di giustificare il gesto folle e irresponsabile di oggi, tutto finalizzato esclusivamente a coprire le sue vicende personali, tenta di rovesciare la frittata utilizzando l’alibi dell’Iva”. Ufficialmente per prendere le distanze dal mancato rinvio dell’aumento dell’Iva, deciso venerdì in Consiglio dei ministri e votato anche dai cinque esponenti berlusconiani dell’esecutivo. In realtà, secondo il capo del governo, per motivi completamente diversi e legati, fa trasparire tra le righe di una nota affidata alle agenzie di stampa, alla vicenda della sua decadenza che già aveva provocato nei giorni scorsi l’annuncio delle dimissioni di massa dei parlamentari pidiellini.

E proprio quel gesto, compiuto in concomitanza con il suo intervento alle Nazioni Unite – particolare questo considerato dalle parti di Palazzo Chigi uno sgarbo istituzionale studiato con malizia dal Cavaliere e dal suoinner circle -, è stato il vero freno al provvedimento sull’Iva. Letta lo ha voluto precisare subito, con un Tweet, a pochi minuti dalla diffusione della notizia dello showdown del Pdl. E perché non ci fossero dubbi lo ha pio ribadito con la nota ufficiale. Del forfait dei ministri berlusconiani il capo dell’esecutivo è venuto a conoscenza poco prima dell’annuncio. E’ stato Angelino Alfano, che del governo era il numero due, a metterlo al corrente con una telefonata prima che la notizia fosse ufficializzata.

Fosse stato per Letta, la questione si sarebbe risolta, in un modo o nell’altro, in Parlamento, con quel «chiarimento davanti al Paese» e «lontano dalle stanze chiuse» che caratterizzavano le verifiche prima Repubblica, che aveva evocato nel suo ultimo giorno di permanenza a New Yor Il precipitare della situazione lo ha invece costretto a prendere subito posizione, con una nota dai toni a lui inusuali che esprime fino in fondo tutto il suo malumore.