> > L'Hotel di Jean Nouvel colora il cielo di Vienna

L'Hotel di Jean Nouvel colora il cielo di Vienna

Hotel di Jean Nouvel

Jean Nouvel è uno degli architetti più famosi della contemporaneità. Tra le sue opere più famose, c'è il Sofitel Vienna Stephandsom Hotel. Ecco qualche informazione a riguardo.

Tra le archistar più famose degli ultimi decenni, un posto d’onore va riservato a Jean Nouvel. L’architetto, nato nel 1945 a Fumel, in Francia, ha influenzato molto la teoria dell’architettura più concettuale. Nei suoi progetti diventano protagoniste la luce e le superfici, più che la linearità delle forme. Nouvel sostiene un’architettura che non è del tutto materiale e che trae le sue suggestioni dalle altre arti, figurative e cinematografiche. È un sostenitore del ruolo anche sociale dell’architettura, che si deve fondere alle altre discipline per farsi promotrice di un impegno evangelizzazione culturale. Nell’ultimo ventennio, l’architetto francese ha ricevuto diversi premi internazionali, che l’hanno lanciato di diritto nel panorama delle stelle dell’architettura. Andiamo a scoprire, allora, una delle sue opere più rappresentative.

Hotel di Jean Nouvel

L’hotel di Jean Nouvel a Vienna

L’architetto francese Jean Nouvel, come abbiamo visto, ha direzionato la sua ricerca architettonica verso costruzioni ultramoderne, dalle linee estremamente essenziali. I suoi strumenti sono le luci e i materiali, che usa per creare forme. Uno dei progetti più rappresentativi di Jean Nouvel è l’hotel a cinque stelle costruito per il gruppo francese Sofitel a Vienna, uno dei rari grattacieli della città austriaca. Il Sofitel Vienna Stephandsom Hotel è un progetto imponente. L’hotel di Jean Nouvel conta 18 piani per 75 metri d’altezza, ed è un tripudio di luci e specchi. Le pareti esterne, infatti, sono costituite interamente da specchi che aprono la prospettiva dall’interno, donando eleganza per chi osserva dall’esterno. L’hotel, composto da 182 stanze, non è un semplice albergo a cinque stelle. Al suo interno ospita, infatti, anche diverse sale da conferenza, un ristorante di lusso con vista panoramica, una palestra e un centro commerciale. Lo spazio esterno è occupato da un parcheggio pubblico.

Hotel di Jean Nouvel

La commistione con l’arte

L’hotel di Jean Nouvel è interessante tanto dal punto di vista architettonico quanto da quello artistico. L’arredamento d’interni è minimalista. Bianchi, neri e grigi la fanno da padrone con un’unica eccezione. Il soffitto del top floor, infatti, è, al contrario una ventata di colore, opera dell’artista svizzera Pipilotti Rist. Da fuori, questo meraviglioso dipinto retroilluminato, è visibile grazie al sistema di luci a led. L’artista, esperta di installazioni psichedeliche, ha lavorato con il suo team anche al soffitto dell’immensa hall dell’ingresso. L’altro elemento da sottolineare è il giardino verticale posto sulla facciata del retro. Il giardiniere Patrick Blanc, famoso per i suoi muri vegetali, ha installato ventimila piante verdi per decorare la parete. Per descrivere questa commistione di arte e architettura, l’archistar Nouvel usa parole chiare. “Siamo andati oltre la funzione dell’albergo – dice Nouvel – abbiamo unito architettura e arte. Niente interior design, ma un dialogo diretto tra l’architetto e l’artista”.