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Libretto famiglia: cosa c'è da sapere

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Di cosa si tratta E’ arrivato da lunedì 10 luglio il Libretto famiglia, istituito per pagare colf, lezioni private, lavoretti di giardinaggio e altri lavori occasionali. E’ dunque possibile l’iscrizione sul portale dell’Inps da parte di prestatori di lavoro e utilizzatori. Il Librett...

Di cosa si tratta

E’ arrivato da lunedì 10 luglio il Libretto famiglia, istituito per pagare colf, lezioni private, lavoretti di giardinaggio e altri lavori occasionali.

E’ dunque possibile l’iscrizione sul portale dell’Inps da parte di prestatori di lavoro e utilizzatori.

Il Libretto famiglia è una modalità di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionali da parte di coloro che non sono professionisti e non svolgono attività imprenditoriale. Si tratta dei cosiddetti “nuovi voucher” a disposizione delle persone fisiche che intendono pagare i lavori occasionali svolti nell’ambito del contesto familiare. Per le imprese, i professionisti e i lavoratori autonomi c’è invece Presto, il contratto di prestazione occasionale.

La nuova normativa è dettata dall’esigenza di contrastare gli abusi verificatisi in passato a sfavore dei lavoratori occasionali.

Che tipo di lavori possono essere svolti

Il prestatore deve effettuare le seguenti attività lavorative:

  • piccoli lavori domestici (come il giardinaggio, la pulizia e la manutenzione);
  • assistenza domiciliare a bambini e anziani, persone disabili o malate;
  • lezioni private.

Non rientrano nella disciplina del libretto famiglia le prestazioni nell’ambito del condominio che non è una persona fisica.

Limiti di utilizzo

Vediamo di seguito quali sono i limiti retributivi previsti dal legislatore.

In particolare ciascun lavoratore, con riferimento alla totalità dei datori di lavoro, può ricevere un compenso massimo annuale di 5.000 euro. In riferimento ad un solo datore di lavoro il limite è di 2.500. Ciascun datore di lavoro, con riferimento alla totalità dei lavoratori dei quali si avvale, può raggiungere un importo complessivo non superiore ai 5.000 euro.

Dei limiti sono previsti anche in riferimento alla durata della prestazione lavorativa che in un anno (calcolato dall’1 gennaio al 31 dicembre) non può superare le 280 ore complessive. Deve dunque trattarsi di un’attività lavorativa da svolgersi in maniera saltuaria. La legge prevede che, in caso di superamento del limite di importo o comunque del limite di durata della prestazione pari a 280 ore nello stesso anno civile, il rapporto lavorativo debba trasformarsi in un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.

Si precisa che gli importi relativi ai compensi percepiti dai lavoratori sono al netto dei contributi Inps, premi assicurativi Inail e costi di gestione. Infatti la retribuzione all’ora del lavoratore è pari a 10 euro che sono costituite da:

  • 8 euro relativi al compenso del lavoratore;
  • 1,65 euro per i contributi previdenziali;
  • 0,25 euro relativo al premio assicurativo per infortuni e malattie professionali;
  • 0,10 euro per gli oneri di gestione della prestazione di lavoro.

Modalità per usufruire del libretto famiglia

Gli utilizzatori che vogliono usufruire di una prestazione occasionale di lavoro devono prima di tutto registrarsi sulla piattaforma telematica dell’Inps, sezione Prestazione occasionali. Anche il lavoratore deve effettuare la medesima registrazione sul portale dell’Inps.

Come registrarsi sulla piattaforma telematica dell’Inps

La registrazione può essere effettuata direttamente dall’utilizzatore accedendo alla piattaforma con le proprie credenziali, avvalendosi dei servizi di contact center dell’Inps, attraverso enti di patronato o mediante l’intermediazione di professionisti come consulenti del lavoro, commercialisti, avvocati.

Oltre alla registrazione, è necessario dare le informazioni identificative per la gestione del rapporto di lavoro.

Versamento somma di denaro sul libretto famiglia

Ulteriore adempimento consiste nel versamento di una somma di denaro che andrà a formare il portafoglio elettronico del datore di lavoro. Spetterà al lavoratore decidere come dovrà ricevere il compenso.

Come ricevere il compenso.

Il lavoratore potrà farsi accreditare il compenso su un conto corrente, fornendo l’Iban o su un libretto postale o farselo accreditare su una carta di credito abilitata. Infine può scegliere anche un bonifico domiciliato da riscuotere agli sportelli postali.