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L’Italia schiera in Libia 200 parà della Folgore: caccia pronti a decollare in caso di necessità

Libia

L’Italia manderà medici e infermieri in Libia per curare i militari Libici impegnati nella guerra contro l’Isis: a difesa del personale medico saranno spiegati 200 parà della Folgore. Nel pomeriggio di oggi, 13 settembre, il ministro della Difesa Roberta Pinotti darà ordine alla nave San mar...

L’Italia manderà medici e infermieri in Libia per curare i militari Libici impegnati nella guerra contro l’Isis: a difesa del personale medico saranno spiegati 200 parà della Folgore.

Nel pomeriggio di oggi, 13 settembre, il ministro della Difesa Roberta Pinotti darà ordine alla nave San marco di lasciare il porto di La Spezia, dove si trova ormeggiata e prendere il largo, alla volta della Libia: destinazione Misurata. A bordo della nave della Marina Militare ci saranno un centinaio tra medici e infermieri ma anche 200 uomini del 186eseimo reggimento della Folgore che avranno il compito di proteggere il personale medico durante la permanenza a Misurata. Dall’alto vigileranno i droni.

Una missione umanitaria, ma anche militare. Inevitabilmente la decisione di schierare i parà in Libia, susciterà delle polemiche. Misurata è al collasso: la richiesta d’aiuto da parte del governo Libico è pervenuta a quello italiano il 9 agosto scorso. La richiesta non è caduta nel vuoto. Il ministro della Difesa, insieme al suo Stato Maggiore ha lavorato per mettere a punto il piano medico-militare. Pinotti ha parlato di dovere morale da parte dell’Italia:

I militari del Governo di accordo nazionale stanno combattendo il terrorismo anche per noi, non possiamo girarci dall’altra parte. Li abbiamo curati in Italia, abbiamo inviato medicinali, li sosterremo anche in Libia.

Giunta in acque libiche, la San Marco troverà ad attenderla la portaerei Garibaldi che fornirà supporto aereo in caso di necessità. I caccia italiani saranno pronti a partire anche dalle basi di Trapani, Gioia del Colle e Sigonella.

Il campo medico sarà istallato presso la base dell’accademia militare di Misurata. Inutile sottolineare che l’ospedale è un obiettivo sensibile che potrebbe fare gola all’Isis. I 200 parà schierati a difesa della base dovrebbero essere un deterrente.

Alle ore 13 di oggi, i ministri Pinotti e Gentiloni presenteranno i piani alle commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato; poi le operazioni prenderanno ufficialmente il via.