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Louis C.K. accusato di molestie sessuali: il suo messaggio

Louis C.K.

Louis C.K., accusato di molestie sessuali da cinque donne che hanno raccontato la loro storia al New York Times, divulga un messaggio in cui ammette tutte le sue responsabilità.

Louis C.K. sotto accusa per molestie sessuali. L’onda lunga del caso Harvey Weinstein è oramai inarrestabile e ha coinvolto molte celebrità di Hollywood, tra cui gli attori Kevin Spacey e Dustin Hoffman, e non accenna a spegnersi, anzi!, molti pensano che questo sia solo l’inizio di un periodo in cui molte teste cadranno.

Dopo la caduta inesorabile del produttore hollywoodiano un tempo potentissimo e oggi finito inesorabilmente in disgrazia, c’è stato un effetto domino che, giorno dopo giorno, ha visto venire allo scoperto, chi per sua stessa ammissione e chi, la maggior parte, per essere stati denunciati, volti notissimi del mondo del cinema.

Louis C.K. è stato uno di questi, denunciato per molestie da cinque donne che hanno raccontato le loro storie in un articolo del New York Times. Dopo l’onda che lo ha travolto, quindi, il comico e autore di programmi di notevole successo, ha deciso di divulgare un messaggio in cui ammette ogni accusa, e tenta di spiegare il perché di un simile comportamento.

Ecco il testo di Louis C.K., che comincia con una sua ammissione: “Voglio parlare delle storie raccontate al New York Times da cinque donne di nome Abby, Rebecca, Dana, Julia che se la sono sentita di identificarsi, e da una quinta che non se l’è sentita. Queste storie sono vere. Al tempo, mi ero detto che quello che avevo fatto era ok, perché non avevo mai mostrato il pene a una donna senza prima chiedere il permesso, cosa che è anche vera. Ma più avanti nella vita ho capito, comunque troppo tardi, che quando sei in una posizione di potere chiedere loro di guardare il tuo pene non è una domanda. Per loro è un’imposizione. Il potere che avevo su queste donne era che loro mi ammiravano. E io ho usato irresponsabilmente questo potere.”.

Louis C.K., dopo la sua ammissione, si dice pentito: “Mi sono pentito delle mie azioni. E ho provato a impararne qualcosa. E a starne alla larga. Ora sono consapevole delle dimensioni delle conseguenze delle mie azioni. Ho imparato ieri quanto abbia fatto sentire male con se stesse queste donne che mi ammiravano, e quanto abbia fatto sì che facessero attenzione con altri uomini che non le avrebbero mai messe in quella posizione. Ho anche sfruttato il fatto che ero molto ammirato nella mia e nella loro comunità, cosa che ha impedito loro di condividere le loro storie e ha reso loro difficile farlo, quando ci hanno provato, perché le persone che mi ammiravano non volevano sentirle. All’epoca non pensavo che lo stessi facendo perché la mia posizione mi permetteva di non pensarci.”.

Capisce di aver sbagliato, e che non sarà facile riprendere le fila della sua vita da questo momento in poi: “Non c’è niente di tutto questo che mi perdoni. E devo riconciliarmi con chi sono. Il che non è niente rispetto a quello che hanno dovuto fare loro per col pa mia. Vorrei aver risposto alla loro ammirazione nei miei confronti essendo un buon esempio come uomo, e vorrei essere stato una guida come comico, anche perché ammiravo il loro lavoro.”.

Il dolore provocato alle vittime: “La cosa più difficile con cui vivere è ciò che hai fatto facendo del male ad altre persone. E posso a malapena comprendere la portata del dolore che ho arrecato loro. Sarei negligente a non considerare il dolore che ho arrecato alle persone che lavorano con me e con le quali ho lavorato, le cui vite professionali e private sono state influenzate da tutto questo, compresi i progetti attualmente in lavorazione: il cast e la troupe di Better Things, Basket, The Cops, One Mississipi e I Love You, Daddy.”.

Le scuse alle persone che lavorano con lui e, soprattutto, alla sua famiglia: “Mi dispiace profondamente che questo abbia portato attenzioni negative sul mio manager Dave Becky, che ha solo provato a mediare una situazione che avevo causato io. Ho causato angosce e difficoltà alle persone di FX, che mi hanno dato così tanto. The Orchard che ha dato una possibilità al mio film. E tutte le altre organizzazioni e persone che hanno scommesso su di me negli anni. Ho arrecato dolore alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei figli e alla loro madre.”.

Dopo l’ammissione, ha deciso di ritirarsi dalle scene, almeno per un po’: “Ho passato la mia lunga e fortunata carriera dicendo e parlando di tutto quello che volevo. Ora farò un passo indietro e mi prenderò un bel po’ di tempo per ascoltare. Grazie per aver letto.”.

Louis CK

Louis C.K., la vita

Louis C.K., nome d’arte di Louis Székely, nato a Washington, 12 settembre 1967, è un comico, sceneggiatore, attore, produttore televisivo e regista statunitense con cittadinanza messicana. Inizia la sua carriera scrivendo materiale in alcuni comedy show tra gli anni 1990 e 2000 per vari comici tra cui David Letterman, Conan O’Brien, Dana Carvey, and Chris Rock. È principalmente noto per la sua serie televisiva Louie e per i suoi spettacoli di stand-up comedy.

Il suo nome d’arte deriva dalla pronuncia approssimativa in lingua inglese del suo cognome ungherese, Székely. Dopo essersi diplomato presso la Newton North High School, ha lavorato come meccanico a Boston, prima di trovare il coraggio di esibirsi come comico. Il suo primo tentativo è stato nel 1984 in un comedy club durante una notte aperta alle esibizioni del pubblico, dove gli sono stati dati cinque minuti di tempo, ma aveva a disposizione solo due minuti di materiale.

Louis C.K., la carriera

Questa esperienza lo ha tenuto lontano dal palco per due anni. In seguito Louis C.K. ha iniziato gradualmente ad esibirsi in spettacoli a pagamento, ad aprire spettacoli per Jerry Seinfeld e ad essere ospite in locali di cabaret, fino a quando non si è trasferito a Manhattan nel 1989.

Louis C.K. è accreditato come autore di testi per diversi programmi televisivi, tra cui The Late Show with David Letterman, Late Night with Conan O’Brien, The Dana Carvey Show e Chris Rock Show. È stato candidato per tre volte agli Emmy Award per il suo lavoro nel Chris Rock Show, vincendo quello per la “migliore sceneggiatura di un varietà o una serie commedia” nel 1999. È stato candidato anche ad un Emmy Award per la sua sceneggiatura in Late Night with Conan O’Brien.

Louis C.K. si è esibito frequentemente come comico stand-up in programmi televisivi come Late Show with David Letterman, Late Night with Conan O’Brien, Lopez Tonight, The Tonight Show with Jay Leno e Jimmy Kimmel Live. Nell’agosto del 2005, C.K. si è esibito per uno special di trenta minuti di HBO facente parte di una serie di performance comiche intitolata One Night Stand.

Nel giugno del 2006 Louis C.K. ha iniziato a recitare in Lucky Louie, una sitcom da lui ideata. La serie è stata trasmessa da HBO ed è stata registrata davanti ad un pubblico dal vivo. Lucky Louie è stato descritto come un ritratto schiettamente realistico della vita familiare. Tuttavia, la serie è stata cancellata dopo la messa in onda della prima stagione.

Tra il 2008 e il 2009 Louis C.K. è apparso in diversi film: Diminished Capacity, A casa con i miei, Role Models e Il primo dei bugiardi. Nel 2009 ha recitato in cinque episodi della serie televisiva della NBC Parks and Recreation, nel ruolo di un potenziale interesse amoroso del personaggio interpretato da Amy Poehler.