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Luoghi abbandonati: il borgo di Belchite in Spagna

Belchite

Sono tante le città abbandonate sparse in giro per il mondo. Scopri la storia di Belchite.

Il borgo di Belchite, in Spagna, fu completamente distrutto durante una dura battaglia della guerra civile spagnola. I repubblicani, in quella occasione riuscirono a fermare il Caudillo, che, solamente a conflitto concluso, vi costruì a fianco un nuovo villaggio, trasformando l’originale in un memoriale della sua vittoria. Oggi, a 42 anni dalla scomparsa del dittatore, è una delle ghost town più visitate.

Il borgo di Belchite

Quando si parla di borghi abbandonati in Spagna viene subito alla mente il nome del Caudillo Francisco Franco. Il borgo Belchite fu uno dei luoghi che maggiormente fece opposizione all’avanzata spagnola del generale durante la guerra civile spagnola. In questo luogo, si nascose la maggioranza della resistenza repubblicana, che riuscì a sconfiggere il generale in una battaglia diventata celebre, a suo tempo, anche da Ernest Heminguay. Tra i primi corrispondenti di guerra a raccontare quella distruzione ci fu per l’appunto Ernest Hemingway che, in seguitò, narrò la sua esperienza al fronte per bocca del protagonista di uno dei suoi romanzi più celebri, ‘Per chi suona la campana’, ambientato proprio durante la Guerra civile spagnola.

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I nazionalisti, nel tentativo di conquista di tutte le province del Nord della Spagna, trovarono in Aragona una resistenza di assoluto valore e praticamente insuperabile. Per questo motivo, inizialmente, vennero fermati dai repubblicani, che avevano scelto Belchite come base. Durante il cruento scontro morirono circa 3 mila persone. Al termine del quale il borgo di Belchite venne ridotto in condizioni pessime.

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Il Caudillo venne sconfitto in quella battaglia, ma riuscì ugualmente nel 1939 a vincere la guerra. Da quel momento, governò fino alla sua morte. Per auto celebrarsi, nonostante alcuni degli abitanti del borgo avessero scelto di non abbandonarlo, costruì la nuova Belchite di fianco a quella vecchia. Per ferma volontà di Franco la vecchia Belchite non venne minimamente toccata. Il caudillo, infatti, ordinò in maniera specifica che la città non fosse assolutamente alterata nella struttura. Sostanzialmente Belchite venne trasformata in un memoriale della guerra e un chiaro segno della superiorità dell’ideologia dei nazionalisti nei confronti dei repubblicani. Attualmente Belchite è un piccolo borgo con 1200 persone, situato appunto accanto ad un deserto di macerie che restano affascinanti.

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Lo stato attuale

Attualmente Belchite è uno dei luoghi abbandonati più visitati al modo. Rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto degli orrori della guerra civile; si trova a circa una trentina di chilometri da Saragozza. Ancora oggi i resti di quelle devastazioni sono ben visibili e aleggiano storie sull’immediato futuro post-bellico del borgo. I corrispondenti di guerra raccontano che l’odore dei cadaveri in decomposizione sotto il rovente sole dell’agosto spagnolo fosse insopportabile. Per questo motivo lo stesso Hemingway, arrivato quando le stragi erano concluse da poco, non si tolse la maschera antigas per tutto il tempo in cui si fermò. Oggi è diventato una delle mete preferite nel turismo nell’entroterra spagnolo.

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Per saperne di più

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