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M5s, sospese primarie: voto al 5 Novembre, candidatura Cancelleri in bilico

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Le primarie online del M5S sono state sospese. La decisione è stata presa dal Tribunale di Palermo, che ha sospeso l'esito delle Regionarie in Sicilia.

Le primarie online del M5S sono state sospese. La decisione è stata presa direttamente dal Tribunale di Palermo, che di fatto ha sospeso l’esito delle Regionarie in Sicilia.

Tribunale di Palermo sospende le primarie online del M5S: i motivi

Il Tribunale di Palermo ha deciso di sospendere l’esito delle Regionarie. La sentenza è stata depositata poco tempo fa e ha confermato la scelta che era stata adottata in via cautelare lo scorso 12 settembre, quando è stato accolto il ricorso effettuato dall’attivista Mauro Giulivi, il quale era stato escluso dalla lista dei candidati per non aver sottoscritto in tempo il codice etico.

Claudia Spiga, il giudice, ha quindi bloccato il provvedimento del movimento a carico di Giulivi e ha deciso di sospendere l’esecuzione delle determine del 4 luglio con cui sono stati individuati i sedici candidati più votati a Palermo, inseriti nella lista per l’Assemblea regionale.

Ma non è finita qui. E’ stato anche fermato l’esito del secondo turno che ha incoronato Giancarlo Cancelleri come concorrente per la presidenza della Regione. Per questo motivo, la candidatura dello stesso Cancelleri in questo momento è in bilico. Nonostante dal Movimento abbiano sempre difeso il proprio candidato e fanno sapere che non c’è alcun rischio caos.

Il Movimento Cinque Stelle si sta riunendo a Milano per decidere cosa fare

Nel frattempo, il Movimento Cinque Stelle in queste ore si sta riunendo a Milano per decidere il da farsi. Al vaglio ci sono due possibili soluzioni.

La prima è la possibilità di una ripetizione delle selezioni on-line, sia di primo che di secondo grado. Ma per far ciò si dovrebbe rimettere in moto tutta la macchina organizzativa in tempi brevi, brevissimi, da record. Il termine per la presentazione dei simboli è infatti fissato per sabato, mentre le liste provinciali e il conseguente listino dei candidati presidente devono essere depositati entro il prossimo 6 ottobre. Insomma, il tempo stringe.

Una seconda soluzione, invece, è stata suggerita da alcuni legali. I quali hanno consigliato una espulsione di Giulivi, che comporterebbe una sopravvenuta “carenza di interesse” da parte del ricorrente e dunque potrebbe sanare la situazione in qualche modo. Sarebbe comunque una via d’uscita da approfondire giuridicamente e in più potrebbe comportare un danno di immagine nei confronti del Movimento.

Intanto è arrivato un commento da parte dello stesso Giulivi su quanto sta succedendo: “Adesso spero solo che il movimento rispetti le sentenze della magistratura come ha sempre detto di voler fare”, ha dichiarato l’attivista.