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Ma che fine hanno fatto gli Articolo 31?

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Breve biografia del duo milanese e scenari di una possibile reunion

articolo 31 2 300x300J-Ax (vero nome Alessandro Aleotti, Milano, 5 agosto 1972) e Dj Jad (alias Vito Luca Perrini, Bollate (MI), 27 dicembre 1966), si conobbero durante una festa nel 1990 a Milano. Erano allora due semplici ragazzi della provincia milanese: il primo rapper e il secondo disc jockey, famoso nei paesini dell’hinterland anche come ballerino di breakdance. Decisero nello stesso anno di formare un gruppo hip hop. Inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi “Articolo 41” (da un articolo di legge che prevede la possibilità di essere esonerati dal servizio militare per sindromi nervose). Ma, su suggerimento di un professore universitario, cambiarono il nome in “Articolo 31“: questo articolo fa riferimento alla famigerata Section 31 del Broadcasting act del 1960, una legge emanata dal parlamento irlandese che costituiva una vera minaccia alla libertà di espressione, poiché decretava che solo i partiti politici espressamente autorizzati dal governo irlandese potessero usufruire di spazi di propaganda televisivi, radiofonici e di altri mezzi di comunicazione.

Il primo singolo del duo fu Nato per rappare, pubblicato solamente su vinile e a tiratura limitata. Successivamente lo stesso brano venne incluso nell’album Strade di città (1993), prodotto da Franco Godi, autore di alcune note musiche pubblicitarie degli anni ’60 e ’70, nonché delle sigle di Super Gulp. Il loro secondo singolo fu Tocca qui, grazie al quale ottennero un discreto successo di vendite ed entrarono – prima formazione hip hop italiana a farlo – nella classifica degli ascolti. Il primo vero successo arriva però nel 1994 con Messa di Vespri, l’album che rese gli Articolo 31 la band più rappresentativa del panorama hip hop di quel periodo. Sempre nel 1994, J-Ax, il writer Raptuz TDK e lo storico rapper milanese Space One fondarono la crew Spaghetti Funk; il progetto mirava a creare uno stile nuovo, tipicamente italiano, alternativo rispetto all’hip hop statunitense. Nel 1996 esce Così com’è, prodotto dall’etichetta di Franco Godi ma distribuito dalla BMG Ricordi: il disco vendette 600.000 copie e fu seguito da una una lunga tournée alla quale parteciparono migliaia di fans. Contiene alcuni tra i pezzi più rappresentativi del loro repertorio, tra cui Tranqui funky, Domani, 2030 e Il funkytarro. Risalgono invece agli anni 1998 e 1999 due tra le produzioni meno note degli Articolo 31: gli album Nessuno e Xché sì, anticipazione della svolta musicale realizzata da J-Ax nel 2002, anno dell’uscita di Domani smetto: l’hip hop tradizionale viene influenzato in quest’album da tendenze pop, rock e punk e sancisce una vera e propria svolta musicale per gli Articolo 31, decisi ormai a sperimentare nuovi generi musicali. Nonostante questa svolta, la nuova formula garantì un grande successo di ascolti e vendite grazie all’album Italiano medio (2004), trainato da La mia ragazza mena e dalla title track L’Italiano medio. Nello stesso anno furono nominati agli MTv Europe Music Awards come Best Italian Act. Risale allo stesso anno il loro primo album live, La riconquista del forum, e l’uscita del DVD del concerto dell’aprile 2004 al Mediolanum Forum.

Nel 2005 il sodalizio tra J-Ax e Dj Jad finisce per una serie di dissensi iniziati già dopo l’uscita di Domani smetto. In un’intervista di qualche tempo dopo a ilrap.tv, Dj Jad rilasciò infatti questa dichiarazione: “Ax è uscito con la sua cosa e io quella cosa non me la sento, perché io son pur sempre nato musicalmente facendo Hip Hop” (chiaro riferimento al cambiamento di genere voluto da J-Ax con Domani smetto).

Dopo aver intrapreso carriere da solisti, i due torneranno ad esibirsi insieme in occasione dell’Mtv Day del 2007, che quell’anno celebrava il decennale della nascita della famosa emittente televisiva. La cosa poteva sembrare l’inizio di una vera e propria rifondazione degli Articolo 31 ma i fans della band, a distanza di tre anni da quell’esibizione, sono ancora costretti ad attendere.

Staremo a vedere…