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Maggioni: 'Cosi parte la rivoluzione digitale della Rai'

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In una intervista rilasciata al quotidiano 'La Repubblica' il presidente della Rai, Monica Maggioni, ha parlato del 'nuovo look' che ammanterà il servizio pubblico negli anni a venire. Nell'intento della neo presidente anche l'idea di un servizio pubblico non asservito alla logica dello 'share' ma ...

In una intervista rilasciata al quotidiano ‘La Repubblica‘ il presidente della Rai, Monica Maggioni, ha parlato del ‘nuovo look’ che ammanterà il servizio pubblico negli anni a venire. Nell’intento della neo presidente anche l’idea di un servizio pubblico non asservito alla logica dello ‘share’ ma che punti di più sulla qualità dei contenuti, conferendosi un taglio più ‘giovanile’ avvicinandosi maggiormente ai gusti del pubblico ‘verde’. Nei prossimi tre anni è possibile attendersi palinsesti rinnovati, quasi ‘rivoluzionati’ nel segno della nuova era digitale.

Dobbiamo liberare la Rai dalla burocrazia – dichiara la Maggioni a Repubblica – è necessario riconquistare la capacità di essere contemporanei. Non è possibile che tra i nostri spettatori siano scomparsi gli under 35. Il servizio pubblico deve rivolgersi anche alle giovani generazioni. Noi, rispetto a loro, parliamo proprio un’altra lingua‘.

Il compito del servizio pubblico è consentire anche ai meno giovani di familiarizzare con i contenuti digitali, per non rimanere esclusi dai benefici della rivoluzione tecnologica che ha riguardato e riguarderà anche il modo di fruire dei contenuti televisivi: ‘Negli anni ’50 e ’60, la Rai ha avuto un ruolo primario nell’alfabetizzazione del Paese. Noi dobbiamo farlo nella digitalizzazione. C’è una parte di italiani che non sa neppure cosa siano i social network. Dovremmo spiegarglielo. E c’è un’altra parte, i nativi digitali, cui dobbiamo offrire un prodotto moderno‘.

La Maggioni non parla proprio di una nuova Netflix italiana, ma sicuramente sarà possibile, negli anni a venire, che la Rai si possa avvicinare a quel modello di tv: ‘ Fa parte di un percorso possibile. Però su un punto non può esserci discussione: stare fuori da quel settore, oggi, significa regredire. Nello stesso tempo dobbiamo dare una nuova mission al servizio pubblico, più valori, più cultura. Trasmettere l’idea di un mondo complesso e non semplificato‘.

La Maggioni ha confermato che i palinsesti verranno rivoluzionati già a partire dalla prossima stagione televisiva.