Simona Bernini Oltre al corpo di Gloria, la sua fidanzata, anche quello di Marco Gottardi, è stato identificato. Il corpo del giovane, vittima, insieme alla fidanzata dell’incendio alla Grenfell Tower di Londra, è stato trovato, identificato e si trovava accanto a quello della sua compagna, come era normale e inevitabile che fosse.
In base al racconto del padre di Marco, «Li hanno trovati insieme, come credevamo, uno accanto all’altro: tutto ora si è compiuto».
La vita di Marco e Gloria si è spenta quel maledetto 14 giugno alle 4.07 del mattino quando i due si trovavano al 23esimo piano del Grenfell Tower e quando in un messaggio doloroso, Gloria disse queste parole alla sua mamma: Grazie mamma per quello che hai fatto». Dopo il silenzio che preannuncia la morte, la tragedia, la vita che si spegne.
Gloria e Marco vicini anche nella morte
Nessuno avrebbe pensato che loro, che stavano insieme da tantissimo tempo, avrebbero potuto essere distanti in una tragedia come quella. I due sono stati insieme per tanto tempo, condividendo momento belli. Se si scorge la loro pagina social su Internet, si possono vedere tutti gli attimi che insieme hanno vissuto. Dalla laurea di Gloria agli abbracci del compleanno, sino alle vacanze insieme ai sorrisi mentre sorseggiavano la birra, l’attesa del metrò e tanti altri momenti e attimi della vita di due giovani innamorati. Insieme sono stati anche trovati nel giorno della loro morte, vicino, a fianco l’uno dell’altra, come sempre avviene e accade in questi casi.
I genitori di entrambi li hanno trovati così insieme, non solo vicini fisicamente, ma anche nell’anima e nello spirito, come sempre, è avvenuto tra loro. Insieme i due hanno deciso di stabilirsi a Londra dove hanno trovato lavoro e dove hanno deciso di vivere la loro vita insieme in quella città, in quell’edificio per un futuro e una speranza migliore. I due hanno condiviso tutto insieme e insieme sono morti abbracciati uno accanto all’altro. I genitori di entrambi volevano annunciare insieme che i loro corpi sono stati ritrovati, ma alcuni problemi nel riconoscimento di lui hanno fatto tardare l’annuncio.
A parlare, riguardo all’annuncio dei corpi ritrovati dei due giovani, è stato il padre di Marco, il signor Giannino.
«Accanto al corpo di Gloria, riconosciuta prima di mio figlio per l’impronta dentaria, c’era una salma. Noi abbiamo sempre creduto che si trattasse di Marco, e il riconoscimento attraverso la prova del Dna ha fugato tutti i dubbi. Era proprio lui. Vorremmo rientrassero insieme». Ora Marco e Gloria sono insieme, ma nel modo più tragico possibile.
