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Marijuana tra le Palme di Piazza Duomo a Milano. Si sta indagando

Marijuana tra le Palme di Piazza Duomo a Milano. Si sta indagando

Durante il corteo dell'8 marzo, un gruppo di giovani a volto coperto ha sistemato nel giardino di palme e banani di piazza Duomo una piantina di marijuana. Dopo le palme e i banani, il verde di piazza Duomo a Milano si è arricchito di una nuova specie vegetale: la marijuana. Sono state alcune giov...

Durante il corteo dell’8 marzo, un gruppo di giovani a volto coperto ha sistemato nel giardino di palme e banani di piazza Duomo una piantina di marijuana.

Dopo le palme e i banani, il verde di piazza Duomo a Milano si è arricchito di una nuova specie vegetale: la marijuana. Sono state alcune giovani a volto coperto a sistemarne una piantina nel corso del corteo che ha sfilato in città in occasione della Festa della donna. Dopo averla messa nel giardino tropicale, hanno affisso uno striscione di protesta con su scritto “La ganja non uccide, il proibizionismo sì”. Le ragazze hanno anche annunciato di voler piantare dei semi di marijuana nell’aiuola. L’azione dimostrativa è stata dedicato al 16enne di Lavagna suicidatosi nel mese di febbraio perché nel corso di una perquisizione la Guardia di Finanza l’aveva sorpreso con 10 grammi di hashish.

Insomma, il giardino tropicale di piazza Duomo dà sempre nuove occasioni di discussione. Questa volta, per la verità, suo malgrado. Quanto avvenuto l’8 marzo, infatti, è stato un vero e proprio blitz di cui nessuno aveva il minimo sentore. Sulla vicenda si sta adesso indagando per capire chi siano i responsabili.

La marijuana tra le palme e i banani della discordia potrebbe tornarci in novembre. Dal 10 al 12 novembre prossimi nel capoluogo meneghino è in programma il Salone internazionale della canapa, evento che riunisce i produttori di canapa per uso industriale, e Matteo Gracis, fondatore e direttore editoriale della rivista Dolce Vita, che si occupa di stili di vita alternativi, ha lanciato la provocazione di portare in piazza anche la cannabis.

L’uscita di Gracias non è, tuttavia, piaciuta affatto agli organizzatori dell’evento, che hanno immediatamente preso le distanze. Gli operatori del settore, infatti, non gradiscono l’accostamento tra la canapa – che si usa per la produzione di tessuti e cordame ed è ormai una realtà produttiva importante anche nel nostro Paese – e la marijuana.