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Marte: la Scienza ha la risposta che attendeva, c'è acqua sul pianeta rosso

marte cratere acqua 3

Finalmente il mondo ha avuto risposta ad una delle domande che la scienza si è sempre posta. Su Marte scorre acqua salata. La testimonianza giunge dalle immagini proposte dal satellite americano Mro (Mars Reconaissance Orbiter) che ha messo in evidenza la presenza di striature scure, dalle origini ...

Finalmente il mondo ha avuto risposta ad una delle domande che la scienza si è sempre posta. Su Marte scorre acqua salata. La testimonianza giunge dalle immagini proposte dal satellite americano Mro (Mars Reconaissance Orbiter) che ha messo in evidenza la presenza di striature scure, dalle origini che rimangono ancora misteriose. Alla vista si presentano come dei piccoli ruscelli di acqua salata, che appaiono in determinati periodi, per poi asciugarsi in altri.

Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) ha messo in evidenza come la scoperta può avere davvero il significato di una autentica svolta: ‘E’ la prima prova che dimostra l’esistenza di un ciclo dell’acqua sulla superficie di Marte‘.

Non si tratta di veri e propri canali d’acqua come nell’800 era stato preconizzato da Giovanni Schiaparelli, ma solo dei piccoli ‘rivoli’ di acqua, che asciugandosi deposita tracce evidenti di sale.

L’acqua, di fatto, si materializzerebbe sotto forma di gocce che si accumulano all’interno di stretti canali larghi poche decine di centimetri e che in passato erano stati ritenuti di origine misteriosa. Ma da subito, gli osservatori, avevano sospettato che si trattasse di piccoli ruscelli d’acqua, anche se non siamo mai entrati in possesso di immagini chiare che svelassero l’arcano.

Gli strumenti in nostro possesso, nel passato, non ci consentivano di definire con certezza se i canali potessero essere provocati dall’acqua o da altre cause sconosciute. La presenza di sali idrati negli stessi momenti in cui le linee si formano è adesso, per i ricercatori, la prova attesa da tempo dell’esistenza su Marte di acqua allo stato liquido, anche se non si tratta di veri e propri fiumi o laghi, per la portata assai ridotta.

Le grandi masse d’acqua sono fuoriuscite velocemente dal sottosuolo, per poi tornare a riassorbirsi in periodi dell’anno più caldi, lasciando le caratteristiche striature evidenziate dalle immagini riprese dal satellite.