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Maryam Meher: la campionessa di basket afghana

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  Maryam Maher è nata in Afghanistan, studia legge islamica ed è giocatrice di basket professionista, ma la sua vita non è stata di certo come quelle delle altre star della pallacanestro. Ha inziato a giocare al Liceo, quando frequentava l’istituto Rabia Balkhi, quasi per caso e non ha ...

 

Maryam Maher è nata in Afghanistan, studia legge islamica ed è giocatrice di basket professionista, ma la sua vita non è stata di certo come quelle delle altre star della pallacanestro. Ha inziato a giocare al Liceo, quando frequentava l’istituto Rabia Balkhi, quasi per caso e non ha smesso più.

Se è vero che il numero di atlete afghane è aumentato negli ultimi anni, purtroppo è altrettanto vero che le difficoltà per intraprendere questa carriera non sono diminuite, anzi, molte ragazze devono far fronte alle opposizioni di amici e parenti.

Maryam ha iniziato la sua ascesa nel basket in contemporanea all’università, dove ha trovato le prime difficoltà a causa della sua carriera sportiva. La ragazza però pur di proseguire studi ed allenamenti, ha mentito al corpo docenti affermando di aver abbandonato il basket, in realtà continua a vincere nascondendosi dietro la maglia numero 13.

Nella sua carriera l’atleta è stata però molto fortunata, nonostante le critiche e le minacce ricevute, ha potuto contare sull’auto di alcuni amici che continuano a criptare le foto delle partite che la ritraggono, e dei genitori che la incoraggiano, nonostante rischi tuttora di esser espulsa dall’università, anche se alle porte della Laurea.

Purtroppo la sua apparente fortuna non è la stessa per alcune sue compagne che hanno visto le minacce sfociare in aggressioni e violenze fisiche di cui portano i segni.

Inoltre le difficoltà a cui devono far fronte le ragazze della nazionale afghana sono quelle di far fatica a trovare sia sponsor sia avversarie, a causa del controllo che esercitano i talebani, ma non si scoraggiano, accettano le ripetute critiche e minacce, e durante la partita anche se giocano con gambe e braccia coperte, lasciano i capelli liberi e sudati in una semplice coda come tutte le altre e giocano.