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Massacra il figlio di due anni ora chiede attenuanti al tribunale

Massacra il figlio di due anni ora chiede attenuanti al tribunale

Un delitto che ha sconvolto il Regno Unito. Condannata a 23 anni di galera insieme alla compagna Nyomi, ora Rachel Fee chiede al tribunale di poter godere delle attenuanti.   Rachel Fee condannata a 23 anni di galera insieme alla compagna Nyomi, che dovrà invece scontarne 24 per concorso...

Un delitto che ha sconvolto il Regno Unito. Condannata a 23 anni di galera insieme alla compagna Nyomi, ora Rachel Fee chiede al tribunale di poter godere delle attenuanti.

Rachel Fee condannata a 23 anni di galera insieme alla compagna Nyomi, che dovrà invece scontarne 24 per concorso in omicidio. La bestia, Rachel Fee, chiede al tribunale di poter godere delle attenuanti, sostenendo di aver avuto un ruolo minimo nell’omicidio del figlioletto. Ci vuole davvero coraggio!

Rachel Fee che ha ucciso il suo bambino torturandolo a morte, con la complicità della sua compagna Nyomi, di 29 anni. E’ accaduto due anni fa nel Regno Unito, un omicidio che ha letteralmente sconvolto il mondo. Giustamente condannata, Rachel ha però opposto ricorso, purtroppo accolto dal tribunale inglese, chiedendo pure delle attenuanti e sostenendo di avere in realtà solo una minima parte di colpa nell’omicidio del bambino. Resta un mistero il come mai il tribunale abbia accettato il ricorso.

Rachel Fee al momento è stata condannata a 23 anni di carcere dalla Corte di Edimburgo, mentre Nyomi dovrà scontarne 24 con l’accusa di concorso in omicidio. La morte del piccolo risale al 2014, le due donne l’avrebbero torturato a morte fino a causargli un infarto che lo ha in breve tempo portato alla morte.

Il bambino sarebbe morto per il troppo dolore e nel suo corpicino i medici ritrovarono decine e decine di lesioni che dimostravano evidenti e ripetuti segni di violenza e abusi. Inizialmente la coppia di mostri cercò pure di depistare le indagini tentando di accusare una terza persona, ma , dopo svariati interrogatori, alla fine le due donne senza umanità, confessarono entrambe l’orrendo delitto, delitto che le ha portate infine alla condanna per omicidio. Adesso però, la mamma del bimbo, e solo chiamarla mamma gela il sangue, nonostante sia reo confessa, richiede alla Corte di Edimburgo di rivedere la propria posizione, di fatto incriminando la compagna 29enne.