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Medici indagati a Roma, uomo muore dopo gastroscopia

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Medici indagati a Roma per un decesso dopo una gastroscopia. La vittima, un ottantenne romano, si è recato all'ospedale per un esame di routine.

Medici indagati a Roma per un decesso dopo una gastroscopia. La vittima, un ottantenne romano, si è recato all’ospedale per un esame di routine. Doveva fare regolarmente degli esami allo stomaco. Niente di nuovo quindi per Aldo. Si trattava solo di un esame che aveva già fatto altre volte in precedenza. L’ottantenne, una volta tornato a casa, ha iniziato a sentirsi piuttosto male. Si è accasciato nella sua abitazione e subito dopo è stato portato con urgenza al policlinico di Tor Vergata dove poi è morto nel giro di ventiquattro ore. La vicenda è accaduta cinque giorni fa ed ora la Procura di Roma sta svolgendo le indagini su i medici coinvolti nell’esame.

Medici indagati

Medici romani indagati per il decesso di un ottantenne che si era recato in ospedale per un esame di routine. L’uomo aveva dei problemi allo stomaco per cui era solito eseguire esami come la gastroscopia. Niente di nuovo quindi per Aldo, solo un semplice esame di routine. Purtroppo poco dopo l’esame l’uomo ha cominciato a sentirsi male. Una volta giunto a casa l’uomo si è accasciato per terra e ha cominciato a dare segni di gravi complicazioni. E’ stato poi portato al policlinico di Tor Vergata nel quale è poi morto dopo ventiquattro ore. Medici indagati per il decesso. La Procura di Roma si sta già occupando delle indagini necessarie volte a svelare il colpevole, o i colpevoli, della morte di Aldo. Il pubblico ministero Maria Gabriella Fazi ha subito aperto un fascicolo per omicidio colposo e ha iscritto sul registro degli indagati tre medici.

I precedenti

L’anno scorso un fatto simile è avvenuto in Liguria. Lo sfortunato paziente questa volta è un uomo di 64 anni con gravi problemi al cuore. L’uomo era arrivato d’urgenza all’ospedale San Martino di Genova con un’emorragia gastrica in corso. Anche se il paziente era già compromesso, questo non giustificherebbe la sua morte. I fratelli del deceduto, hanno protestato sia contro i responsabili del reparto di Gastroenterologia che con i vertici dell’ospedale genovese; nei giorni successivi hanno poi presentato una richiesta di aiuto alla Procura della Repubblica. Gabriella Marino, il Pm, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico però di ignoti. Poi ha richiesto il sequestro delle cartelle cliniche. Sotto i riflettori non potevano che esserci i medici che hanno eseguito l’esame del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale “San Martino” e gli specialisti che erano presenti durante l’operazione. I medici dichiarano che è stato fatto di tutto per salvare l’uomo ma purtroppo non c’è stato niente da fare.

La gastroscopia

I due sopraelencati non sono gli unici casi di decesso conseguentemente ad una gastroscopia. Purtroppo i casi negli anni sono stati tanti. Ricordiamo anche Carlo Vincenzi morto nel 2014 dopo aver subito una perforazione dell’intestino dopo la gastroscopia; e un altro caso nel 2008 dove muore Alide Napoli a causa della perforazione del pancreas durante l’esame delle via biliali. Questi sono solo alcuni dei casi di cui siamo a conoscenza. E’ evidente che la gastroscopia è un esame che, nell’opinione comune, fa piuttosto paura. E’ un esame molto invasivo che spesso si effettua con l’anestesia totale. Anche se questo esame fa molta paura al momento purtroppo è l’unico esame in grado di rilevare alcune patologie dell’apparato gastroenterico.