Al di là della psicosi sviluppatasi negli ultimi tempi, la meningite è un nemico silenzioso, infido e pericoloso. Ecco come riconoscerlo.
Malgrado il Ministero della Salute abbia ridimensionato l’allarme, sostenendo a più riprese che il rischio epidemiologico sia praticamente inesistente, la psicosi meningite si è impadronita di gran parte degli italiani. Un bene, paradossalmente, se essa viene affrontata con raziocinio, inducendo sempre più persone a ricorrere al vaccino (magari sulla scorta dell’esempio di illustri testimonial come l’atleta Bebe Vio). Un male, come è ovvio, se si trasforma in isteria collettiva. Come comportarsi in questi casi?
La cosa migliore è imparare a riconoscere i segnali d’allarme realmente preoccupanti che il nostro corpo ci invia, e comportarsi di conseguenza. Esistono infatti delle avvisaglie ben precise che ci informano dell’insorgenza di un’infezione alle meningi, e che possiamo facilmente interpretare. Il che si traduce in un comportamento responsabile: se i segnali si accumulano e reiterano anche in un tempo breve, bisogna recarsi subito presso il presidio ospedaliero più vicino, effettuare gli accertamenti del caso e, se ritenuto necessario dai medici, provvedere alla necessaria profilassi o alle cure previste nei vari casi di specie. Viceversa, se i segnali non corrispondono, se c’è una somiglianza solo apparente con i sintomi più comuni, è opportuno non affollare gli ambulatori per dare la possibilità a questi di occuparsi dei casi più seri e urgenti. È dunque importante partire da una corretta autoanalisi. Vediamo pertanto quali sono i dieci sintomi che annunciano (o meglio: potrebbero annunciare) l’insorgenza di una meningite.
1. Rigidità a collo e/o schiena.
2. Febbre alta e improvvisa.
3. Forti e perduranti emicranie.
4. Stato confusionale, incapacità di concentrarsi, perdita di memoria, sonnolenza, vertigini, insonnia.
5. Fotofobia, che provoca fastidio o dolore agli occhi.
6. Nausea, mal di stomaco, vomito.
7. Eruzioni cutanee su schiena, collo, testa.
8. Irritabilità.
9. Inappetenza, difficoltà nell’assumere cibi solidi o liquidi.
10. Convulsioni, perdita di sensi (questi ultimi solo in casi estremi).