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Mercati, continua il momento negativo: Milano a -4.8%

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Continua il momento negativo sui mercati, dove ieri si sono registrati andamenti e contrattazioni del tipo che gli esperti del settore definiscono "panic selling". Una giornata nera, in cui Piazza Affari a Milano ha chiuso in calo del 4.8%, cioè fino a livelli complessivi che non si vedevano dal...

Continua il momento negativo sui mercati, dove ieri si sono registrati andamenti e contrattazioni del tipo che gli esperti del settore definiscono “panic selling”.

Una giornata nera, in cui Piazza Affari a Milano ha chiuso in calo del 4.8%, cioè fino a livelli complessivi che non si vedevano dalla fine del 2013. A guidare la caduta è stato soprattutto il settore bancario, dove le perdite sono state enormi: Monte dei Paschi è arrivata a -22.2%, Banco Popolare a -10.8%, Unicredit a -7.7%, Intesa Sanpaolo a -5.5%. Non è andata meglio nel resto d’Europa: il Banco di Santander in Spagna ha chiuso a -6.28%, la Deutsche Bank a -6.20%, il francese Credit Agricole a -4.74%. Secondo le attuali valutazioni, sommando le perdite registrate su tutti i listini europei sia arriverebbe a un totale di 233 miliardi di euro.

In questo quadro, l’Italia rimane la sorvegliata speciale. Nonostante le rassicurazioni fornite, fra gli altri, dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, secondo il quale il sistema bancario italiano rimane solido, quanto accaduto ieri a Piazza Affari è sembrato davvero in tutto e per tutto un attacco speculativo. La situazione, al centro di un incontro fra il premier Matteo Renzi, Padoan e il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, rimane delicata, soprattutto perché l’andamento dei mercati rischia di vanificare gli sforzi compiuti dal governo per attirare investimenti nel nostro paese.

Secondo molti analisti, peraltro, il crollo del settore bancario italiano non avrebbe un reale fondamento, ma sarebbe la conseguenza delle indagini della Banca Centrale Europea su alcuni presunti crediti deteriorati. La precedente vicenda del salvataggio dei quattro istituti, fra cui Banca Etruria, potrebbe avere poi ampliato il clima di sfiducia. L’amministratore delegato di Monte dei Paschi di Siena, Fabrizio Viola, ha sottolineato, a commento di quanto avvenuto ieri ai titoli dell’istituto da lui diretto, che “l’attuale andamento del tutto anomalo del titolo Mps non ha alcun riscontro nei fondamentali della banca che anche nel corso dell’ultimo trimestre sono migliorati”.

In realtà, però, il difficile momento dei mercati non riguarda solo le banche, tanto meno riguarda la sola Italia. Il calo costante del prezzo del greggio (-30% dall’inizio dell’anno), ad esempio, sta colpendo anche il settore petrolifero: con il barile a 26.55 dollari (minimo dal 2003), il titolo Saipem ha perso infatti il 10.4%. Se Milano ha chiuso a -4.8%, è pur vero che anche le altre piazze europee sono andate in affanno: Francoforte è arrivata a -2.82%, mentre Parigi e Londra attorno a -3.45%. Wall Street è andata un po’ meglio, ma comunque in negativo: -1.56% il Dow Jones, -0.12% il Nasdaq, -1.2% lo S&P500. In Asia, invece, l’indice Nikkei a Tokyo ha chiuso a -3.7%, Hong Kong a -3.82%, Shenzen e Shanghai attorno a -1%.