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Messico, rivolta e scontri in carcere: morti 13 detenuti, 8 feriti

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Violentissima rivolta in Messico, nel carcere di Cadereyta. La polizia è dovuta intervenire violentemente. 13 detenuti hanno perso la vita.

Violentissima rivolta al carcere di Cadereyta, situato nel Messico del nord. La struttura è stata messa a ferro e fuoco da un conflitto nato dalla rivalità delle gang criminali carcerate. Le guardie carcerarie e la polizia locale sono state costrette ad intervinire e ad utilizzare a loro volte le maniere forti, molto forti. Purtroppo il bilancio conta 13 morti tra i detenuti e 8 feriti. Queste cifre potrebbero aumentare nelle prossime ore.

Carcere rivoltoso in Messico

Il carcere di Cadereyta, situato nello stato di Nuevo Leòn in Messico, ha al suo interno delle gang carcerate rivali, che, appena riescono, colgono occasione per aggredirsi a vicenda. Gestire questa situazione non è facile, non sempre le guardie riescono a fermare tutto sul nascere. Il direttore del Centro de Información para la Seguridad del Estado (CISEC), Aldo Fasci ha confermato la grave notizia della rivolta.

Azione polizia necessaria

Le forze dell’ordine messicane hanno spiegato di essere state costrette ad intervenire in seguito ai violenti scontri scoppiati tra gang rivali all’interno del penitenziario. “Alle cinque del pomeriggio, l’autorità giudiziaria ha dovuto usare la forza per evitare che venissero uccise delle guardie”, ha affermato Fasci durante una conferenza stampa. Purtroppo c’è da registrare anche un poliziotto ferito in modo grave. Tuttavia il bilancio poteva essere più drammatico, perché “abbiamo anche impedito l’omicidio di altri detenuti”, ha detto il direttore del CISEC. È stato specificato che tutte le vittime sono detenuti del carcere di Cadereyta.

Aldo Fasci ha comunicato poi che saranno le autopsie a decretare come sono morti, per le violenze tra gruppi criminali, vendette o pestaggi, e quanti sono morti a causa del violento ma necessario intervento della polizia, che, ha voluto sottolineare ancora, “era giustificato”. “Quando cresce la gamma di violenza noi siamo costretti ad intervenire per riportare l’ordine, dobbiamo applicare la legge”.

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Gli ostaggi

Il conflitto è tutt’altro che finito. Gli scontri tra carcerati sono iniziati nella serata di venerdì, hanno riferito i media messicani. Le forze dell’ordine hanno affermato che è stata data ai detenuti una scadenza fissata per negoziare per il salvataggio degli ostaggi. Continua Aldo Fasci: “Abbiamo fatto del nostro meglio per parlare, ma ci hanno attaccato con detriti, picconi e altri strumenti da lavoro. Inizialmente abbiamo usato la forza non letale, ma quando ci siamo accorti che la vita degli agenti era in pericolo abbiamo usato davvero la forza”.

Messico e rivolte

Le rivolte in carcere non sono esattamente una novità in Messico. Solo stesso carcere di Cadereyta non è vergine a questo evento. A marzo, proprio in quella prigione c’è stata una rivolta ancora più grande, che ha causato ben 45 morti tra guardie e detenuti. A gennaio, sempre a Cadereyta, altri scontri tra detenuti e polizia portò a 2 morti e 13 feriti.

Lo scorso anno, a febbraio, non molto prima della visita di papa Francesco, ci sono stati disordini e conflitti nel carcere di Topo Chico, non lontano da Monterrey. In questo caso, si è parlato di 50 morti e 70 feriti.