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Messina senz'acqua, e la gente ricorre alla taniche, Renzi: 'Vergogna nazionale'

foto siciliatoday

E' una emergenza infinita quella che sta colpendo la città di Messina, ormai senz'acqua da quasi una settimana. La gente si è riversata in strada, ormai allo stremo, per rifornirsi attraverso le autobotti, armata di taniche. La scena delle migliaia di cittadini in coda a fare lunghe file intermi...

E’ una emergenza infinita quella che sta colpendo la città di Messina, ormai senz’acqua da quasi una settimana. La gente si è riversata in strada, ormai allo stremo, per rifornirsi attraverso le autobotti, armata di taniche.

La scena delle migliaia di cittadini in coda a fare lunghe file interminabili, rievoca scenari di guerra che sembravano ormai finiti nel dimenticatoio. E invece, nell’epoca di internet, della cibernetica e della globalità, accade ancora di assistere a scene di degrado che mortificano la dignità delle persone coinvolte.

Mi sembra di essere tornata agli anni della guerra’, sbotta Maria, una anziana donna di 85 anni, in coda come tutti a Messina per riuscire a beneficiare di 5 litri di acqua.

Ho tre figli, 3, 5 e 10 anni: me lo dice lei come posso preparare loro da mangiare in queste condizioni?’ è il grido disperato di un uomo alla ricerca di qualche litro d’acqua per potere assolvere alle esigenze igieniche più elementari per sè e per i propri familiari.

E’ bastata una maledetta frana che ha devastato un territorio già martoriato dal dissesto idrogeologico per mettere in ginocchio la terza città più popolosa della Sicilia.

Proprio nella città che attende da decenni il ponte avveniristico sullo stretto, incapace di sapere investire per la messa in sicurezza del territorio.

Il grave danno che ha messo ko le condutture idriche, è avvenuto sabato scorso in territorio di Calatabiano, nella limitrofa provincia di Catania, che ha danneggiato il grosso tubo che porta l’acqua a Messina.

Vani, gli sforzi dei tecnici dell’Amam, incapaci di ripristinare la conduttura, che pare danneggiata in modo irreparabile. Per il momento l’unica soluzione plausibile è stata quella delle autobotti per fronteggiare la crisi, ma le soluzioni definitive sembrano ancora essere lontane.

Il sindaco Accorinti, nelle ultime ore, ha spronato le istituzioni ad attivarsi in tempi celeri, denunciando anche la speculazione di una multinazionale che gestisce un acquedotto che avrebbe richiesto cifre astronomiche per aiutare la città di Messina.