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C’è qualcuno che l’ha visto e qualcun altro che l’ha solamente sentito. E c’è chi non si è accorto proprio di nulla. I commenti di chi lo ha notato sono stati particolarmente euforici sui vari social network. Stiamo parlando del meteorite che ha impattato contro l’atmosfera verso le undici di martedì sera, il 30 maggio scorso. Il meteorite avrebbe illuminato il cielo con una scia verde, facendosi poi sentire in maniera distinta.
Alcuni residenti hanno sentito anche un forte boato in concomitanza con la scia colorata, o immediatamente dopo. Il meteorite, infatti, è un frammento roccioso o metallico di un meteoroide, cioè un “piccolo asteroide”. Esso, entrando in contatto con l’atmosfera terrestre, si disintegra a causa della pressione e causa una botto accompagnato da una scia luminosa.
Diverse segnalazioni sono giunte da tutto il Nord Italia, compresa la zona del Veneziano. Certo, a quell’ora potevano essere in pochi all’aperto o con il naso all’insù. Fortunati loro, chissà quando ricapiterà. Il meteorite è stato quindi ben visibile dalla Lombardia all’Emilia al Triveneto, con un boato avvertito in maniera distinta tra il Veneto e l’Emilia, tra le province di Padova, Rovigo, Ferrara e Bologna. Anche se tante sono state le segnalazioni sui social, non sono stati comunque segnalati danni.
Meteorite commentato persino da Fedez
Il bolide è stato notato dalla Lombardia occidentale e nella zona del Piacentino. Persino il rapper Fedez è stato testimone del passaggio del meteorite. Il cantante ha voluto ovviamente riferirlo in un tweet alla 23:14. “Raga a Milano è appena passato un meteorite verde o qualcosa di simile, nessuno sa niente a riguardo?“. Anche l’architetto Stefano Boeri, progettista del Bosco Verticale di Milano, ha assistito alla scena e ha scritto su Facebook: “L’ho visto. Intorno alle 23 ero in Vespa sui Bastioni di Porta Venezia a Milano. Inizialmente ho pensato a un disastro aereo, ma la velocità era incomparabile. Incredibile“.
La parola agli esperti
Gli esperti della rete di monitoraggio italiana di meteoriti hanno visto e osservato il fenomeno. Al momento stanno raccogliendo tutti i dati per cercare di risalire ai parametri e alle dimensioni dell’oggetto esploso. Stando ai primi risultati riferiti alla stampa nazionale, è probabile che il boato sia avvenuto per l’entrata nell’atmosfera a velocità ultrasonica, oppure per l’esplosione in quota dell’oggetto. Secondo le esperienze precedenti, potrebbero essere caduti sul terreno alcuni frammenti delle dimensioni massime di 10 centimetri. Fenomeni simili si verificano infatti una o due volte all’anno in Italia.
Il precedente in Russia
Un fatto simile è accaduto anche in Russia. Poco dopo le 9 di mattina del 15 febbraio 2013 un bolide con una massa di circa 10 mila tonnellate, del tutto imprevisto e non rilevato dai radar, era esploso a un’altezza di 30-50 chilometri sopra la Siberia centrale. Nella zona della città di Chelyabinsk, l’onda d’urto dello scoppio aveva distrutto addiritttura le finestre di molte case. Le schegge di vetro avevano provocato circa 1200 feriti, nessuno per fortuna troppo grave. L’energia sviluppata nel corso dell’esplosione è stata calcolata pari a venti bombe atomiche come quella lanciata su Hiroshima.
