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Michelle Hunziker, la setta la ricattava con l'amore, lei era la preda perfetta

Michelle Hunziker

Michelle Hunziker ha fatto parte di una setta per cinque anni, e ha deciso di raccontare la sua storia in un libro autobiografico in uscita per Mondadori.

Michelle Hunziker ha fatto parte di una setta per cinque anni, e ha deciso di raccontare la sua storia in un libro autobiografico dal titolo Una vita apparentemente perfetta, in uscita per Mondadori. La famosa soubrette, in un periodo particolarmente felice della sua vita sia personalmente che per la sua carriera, si è fatta forza e ha confessato tutto.

In questi giorni, infatti, Michelle Hunziker ha fatto trapelare, prima dell’uscita del suo libro, una serie di notizie che hanno spiegato determinati suoi comportamenti, o eventi fondamentali della sua vita. Il motivo, ad esempio, che l’ha portata a chiudere il matrimonio con Eros Ramazzotti, o il perché di certe scelte personali come quello di diventare vegetariana o, ancora, le sofferenze che le hanno tolto cinque anni di vita.

Michelle Hunziker racconta che dopo essersi avvicinata alla setta, ne è stata letteralmente fagocitata, dipendendo in tutto e per tutto da coloro che l’avevano irretita. Ecco, ad esempio, come tutto è cominciato: “Io avevo un papà che soffriva molto di alcolismo, avevo una famiglia di origine abbastanza complicata, erano anni difficili.”.

Hanno approfittato, quindi, di un momento in cui Michelle Hunziker era preda di grande fragilità e debolezza: “Questa persona era venuta a casa nostra per fare una pranoterapia, soprattutto a me perché stavo perdendo i capelli. Avevo chiesto aiuto a medici e nessuno riusciva a risolverlo, e lei in due sedute con la sua abilità psicologica mi fece parlare di mio padre e mi fece ritrovare mio padre: sono stata con lui un anno, e poi è morto.”.

Michelle Hunziker

Michelle Hunziker e il suo incubo

Un inizio, quindi, che non lasciava immaginare assolutamente tutto quello che sarebbe accaduto, che sarebbe venuto dopo: “Mi ricattavano con l’amore, perché all’inizio ti riempiono di affetto e poi te lo tolgono, e anche con Dio, visto che ero molto credente. Mi davano le risposte che volevo sentirmi dire, ero una preda perfetta.”.

Michelle Hunziker ricorda le privazioni a cui è stata sottoposta, le prove a cui ha deciso di sottostare, il regime di terrore vissuto: “Cominciammo con terapie singole poi sempre più persone vennero reclutate, facevamo gli shabbath il venerdì sera per parlare dei nostri problemi e si facevano le ‘canalizzazioni’. C’era un codice rigoroso: niente grassi, niente sesso, niente carne, niente latticini, bisognava essere estremamente profumati, oliati di olio di rosa… era un cammino di purezza, facevano leva su questo, e predicavano l’armonia, la luce, l’amore.”.

Poi, e forse è stato il momento peggiore, la setta ha cominciato ad allontanare Michelle Hunziker dai suoi affetti, infliggendole addirittura delle punizioni: “Ti lasciano sola, sei in crisi di astinenza di affetto, quindi l’unica cosa che vuoi fare nella tua vita è tornare da loro. Nel libro racconto quello che è successo per filo e per segno, così spero di aiutare anche gli altri.”.

Michelle Hunziker e i 7 punti della setta

Insieme a tutte le cose raccontate da Michelle Hunziker nel suo libro, Ecco, a seguire, le sette regole che chi faceva parte della setta doveva tenere a mente e seguire. Tutte quelle che, nei cinque anni di cui ne ha fatto parte, anche la soubrette ha dovuto rispettare e onorare:

  1. Igiene maniacale. Gli adepti erano obbligati a mantenersi puri, con una cura maniacale dell’igiene e dell’alimentazione (per anni la Michelle Hunziker non ha potuto mangiare carne). Ma non solo: non si poteva fare sesso e bisognava stare “alla larga da chi aveva dentro di sé Finzione, che è l’energia negativa, bassa e sporca“.
  2. Nella setta, tutto ruotava attorno alla “cena del venerdì“, che venivano seguite da riunioni in cui le energie di defunti o spiriti elevati venivano canalizzate nei presenti: “Le canalizzazioni ci permettevano di sentirci protetti: forze superiori si scomodavano per indicarci la strada da seguire“.
  3. Allontanamento delle persone care. Michelle, per molto tempo, ha dovuto dire addio sua madre, come racconta al Corriere: “Quando ha letto il libro le lacrime le appannavano gli occhiali. Mi ha confidato di aver mandato un suo socio, ateo, a fare terapia da Clelia per ottenere informazioni su di me. Anche lui, dopo una sola seduta, era stato reclutato“.
  4. La dipendenza dalla setta. Ogni azione di Michelle veniva ricondotta alla setta. Perfino il suo successo: “Non avevo vere capacità: ero la pedina di un disegno superiore per diffondere il bene. Io che non avevo mai avuto un ruolo, adesso ero una “guerriera della luce” che portava il messaggio di Dio. Ma dovevo espiare i peccati commessi“.
  5. L’espiazione. I giorni all’interno della setta, per Michelle, non sono facili, anche perché la showgirl viene costretta a espiare colpe che non aveva. Come un Natale, costretta a passarlo da sola per rimuginare sui propri peccati: “Chiamavo festosa Aurora fingendo di avere gente a cena, per poi passare da sola il resto della sera in silenzio, davanti all’albero. Era come quando mio padre diceva vengo a prenderti per il weekend e poi non arrivava mai: speravo che almeno quella volta mia madre e Eros venissero a portarmi via. Ma come diceva Clelia, non mi voleva nessuno“.
  6. Le minacce. Quando Michelle decide di lasciare la setta, ecco che arrivano le minacce: “Umiliazioni, paura e sensazione di aver superato il limite. Ti avevamo dato occasione di purificare la tua anima: se ci lasci ti ammalerai e morirai“.
  7. Gli altri vip della setta: all’interno della setta, racconta Michelle, c’era un po’ di tutto: “Ero la gallina dalle uova d’oro, ma sono stata derubata soprattutto della dignità. Nella setta c’erano direttori di giornali, conduttrici tivù, autori, magistrati, poi allontanati: io ero sufficiente al progetto“.