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Migranti, Cei: "Bisogna rispettare la legge, mai dare pretesti agli scafisti"

Migranti

Il cardinale Bassetti, presidente della Cei, si esprime sul tema dei migranti. "Necessità di un'etica della responsabilità e del rispetto della legge."

Bisogna sempre partire dalla realtà oggettiva: dal Mar Mediterraneo vengono ogni giorno sospinti dal mare grandi barconi ricolmi di gente che scappa dal proprio paese natale. In parole povere, migliaia di migranti fuggono da paesi dove c’è guerra, carestia e povertà per cercare fortuna nei Paesi europei. Molti di loro non intendono venire “esattamente” in Italia: è ovvio che geograficamente la penisola italiana è il primo appiglio per i barconi della speranza; in realtà, però, molti migranti puntano a raggiungere in seguito i paesi ricchi del nord, come la Francia e la Germania. Ma qualsiasi sia la destinazione finale o sognata, il primo approdo dei migranti è l’Italia e il paese è sempre più fiaccato e in difficoltà nell’accogliere e ospitare il gran numero di persone in fuga.

I migranti in Italia

Quando ha avuto la presidenza del Consiglio Matteo Renzi ha stretto accordi con l’Unione Europea nella speranza di ricevere aiuto. L’intento, infatti, era quello di non negare una prima accoglienza umana a tutti i migranti diretti in Europa, ma ci si aspettava in un secondo tempo uno smistamento dei migranti nei vari Paesi. Purtroppo gli accordi non hanno mai funzionato a dovere e ben presto sono iniziate le mancanze materiali per fare una buona accoglienza dei migranti e per offrire loro delle opportunità di inserimento. Alcuni hanno pensato addirittura che alcune associazioni umanitarie nascondessero dietro intenti caritatevoli una forma grottesca di moderno commercio di esseri umani. Un po’ come a dire che più migranti arrivano più soldi guadagnano. Su questo punto in particolare si è espresso il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) Il suo appello è rivolto direttamente agli amministratori del Paese.

“Mai dare pretesti agli scafisti”

Le parole del cardinale Bassetti si riferiscono proprio alla quantità di migranti che arrivano in Italia ogni giorno e alla loro gestione. “Ribadisco, di fronte alla ‘piaga aberrante’ della tratta di esseri umani il più netto rifiuto a ogni ‘forma di schiavitù moderna’. Ma rivendico con altrettanto vigore la necessità di un’etica della responsabilità e del rispetto della legge. Proprio per difendere l’interesse del più debole, non possiamo correre il rischio – neanche per una pura idealità che si trasforma drammaticamente in ingenuità – di fornire il pretesto, anche se falso, di collaborare con i trafficanti di carne umana.” Il cardinale Bassetti intende dire, perciò, che resta necessaria l’accoglienza dei migranti nel paese, perché non possono essere abbandonati a loro stessi. Vanno, però, trattati con umanità e non come merce da gestire e trasportare in giro da un porto all’altro. Il tutto nel pieno rispetto delle leggi italiane e europee. Non ha sicuramente torto, ma la situazione estremamente critica potrebbe rendere difficile mettere in pratica la più corretta etica morale. Di sicuro quello che non deve mancare mai è l’umanità.