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Migranti, dietro front di Francia e Spagna: no a sbarchi nei porti

Migranti

Francia e Spagna fanno marcia indietro, dicendosi contrari allo sbarco di migranti nei loro Paesi: in Italia la situazione peggiore sempre più

Secondo quanto riportato dall’Ansa, c’è stato un dietro front da parte di Francia e Spagna, che si sono dichiarati contrari allo sbarco dei migranti nei loro Paesi, nonostante almeno inizialmente avevano ribadito la volontà e l’intenzione di aiutare l’Italia ad affrontare l’emergenza profughi.

Francia e Spagna contrarie allo sbarco di migranti nei loro Paesi

Francia e Spagna hanno cambiato idea e adesso si sono dichiarate contrarie allo sbarco nei loro porti dei migranti soccorsi nel Mediterraneo Centrale.

Nel frattempo le cose potrebbero addirittura peggiorare in Austria, dove sono intenzionati a schierare l’esercito (composto fino ad un totale di 750 militari) al Brennero nel caso in cui “il flusso di migranti dall’Italia non diminuirà”. L’annuncio è arrivato direttamente da Hans Peter Doskozil, Ministro della Difesa austriaco al quotidiano Kronen Zeitung: “Credo che molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e ci sarà bisogno di un dispiegamento dell’esercito. Sarà indispensabile se l’afflusso di migranti dall’Italia non diminuisce”.

Questa mattina il Presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker, sarà presente alla seduta plenaria del Parlamento europeo per discutere su come risolvere la pressione migratoria che negli ultimi tempi sta colpendo fortemente l’Italia.

Le parole di Avramoupolos sull’emergenza profughi in Italia

Nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano francese Le Figaro, il commissario europeo Dimitris Avramopoulos parla dell’emergenza migranti che si sta vivendo in Italia. Ribadendo la volontà da parte della Unione Europea di non lasciare il nostro Paese da solo: “La nostra priorità è lavorare a monte per ridurre il flusso di migranti verso l’Italia ed evitare tragedie nel Mediterraneo”, ha dichiarato Avramopoulos.

Che poi ha aggiunto: “Oggi l’Italia si trova in una situazione delicata e noi la aiuteremo. E’ quello che già facciamo politicamente, finanziariamente, materialmente. Abbiamo ottenuto risultati, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ridurre significativamente il flusso”.

Alla domanda se la Francia debba aprire i propri porti o meno, il Commissario Europeo risponde in questo modo: “La Francia si è mostrata molto responsabile fin dall’inizio, ed è anche sotto pressione, in particolare a Calais. Ma può impegnarsi di più”. Infine, Avramopoulos conclude: “La situazione è insostenibile, urgono risposte. Per i contributi al fondo per l’Africa, ha poi aggiunto, Roma ha sbloccato 4 milioni di euro, la Germania 50 milioni e la Francia solo 3. E’ una cifra troppo bassa”.

Nel frattempo, la Commissione Europea è al lavoro per cercare di trovare delle misure concrete per risolvere il problema dei migranti dopo l’incontro avvenuto a Parigi la scorsa domenica tra i ministri dell’Interno di Francia, Germania, e Italia e il commissario Ue Dimitris Avramopoulos.