Sabrina Rossi Sette persone sono state arrestate questa mattina a Battipaglia, in provincia di Salerno, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, induzione alla falsità ideologica e alterazione di stato. Più di settanta sono le persone indagate. Il reato consisterebbe nella celebrazione di finti matrimoni tra cittadini italiani e migranti, con il preciso intento di assicurare loro il permesso di soggiorno.
Scandalo nel Salernitano: matrimoni fittizi tra italiani e immigrati
Stamattina, nella cittadina campana di Battipaglia, si è scatenato il putiferio. I carabinieri della Compagnia di Battipaglia hanno infatti eseguito sette arresti nei confronti di cittadini italiani appartenenti a due differenti nuclei famigliari. Gli uomini avrebbero celebrato finti matrimoni con persone migranti, per assicurare loro il permesso di soggiorno. Non è ancora ben chiaro come questo sia potuto accadere e sfuggire alle autorità per così lungo tempo, ma le indagini da parte dei carabinieri sono appena iniziate.
Il nuovo comandante dei carabinieri, il Capitano Erich Fasolino, si sta occupando del caso insieme alla sua squadra e sta indagando, in totale, su una settantina di persone. Per ora, non sono ancora state scoperte le motivazioni che hanno portato gli arrestati a commettere tale reato e non si sa se sia stato promesso loro qualcosa in cambio affinché si decidessero a sposare le donne migranti. Difatti, è stato già appurato che gli italiani erano tutti consenzienti e che nessuno di loro è stato obbligato a celebrare i matrimoni fittizi. Ai carabinieri rimane il compito di svelare il mistero.
Probabilmente, il numero di persone coinvolte è molto più alto rispetto a quello che si crede, data la grande difficoltà che dovrebbe esserci nel mantenere nascosta una situazione quale l’appartenenza a più di un solo nucleo famigliare. Per ora, non c’è alcuna dichiarazione né da parte degli arrestati, né da parte di vicini e parenti, che hanno preferito non esprimersi sul caso. Si attendono con impazienza i risultati delle indagini.
