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Appalti gestione migranti: arrestata funzionaria prefettura

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Nerina Renda, funzionaria della prefettura di Catanzaro, e l'imprenditore Salvatore Lucchino, sono agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione.

Una funzionaria della prefettura di Catanzaro e un imprenditore sono stati arrestati con un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. I due si trovano ora agli arresti domiciliari.

I dettagli della vicenda appalti gestione migranti

Stando a quanto emerso dalle indagini, Nerina Renda (53 anni), che all’epoca dei fatti in servizio al Settore immigrazione rifugiati, avrebbe aiutato il gestore della Coop Gianal che si occupa di accoglienza, Salvatore Lucchino, a instaurare un rapporto convenzionale con la prefettura, per quanto riguarda la gestione del servizio dei migranti richiedenti asilo.

Nello specifico l’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Petrolo e dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri, è stata avviata il 29 Dicembre 2014, al termine della gara d’appalto bandita per l’assegnazione del servizio. Secondo quanto riportato dalla Polizia, Salvatore Lucchino aveva stretto una relazione con Renda e, nel Giugno 2015, l’uomo ha ceduto alla donna un immobile situato nel comune di Feroleto Antico. Le autorità hanno provveduto al sequestro dell’abitazione della donna.

Nerina Renda, inoltre, avrebbe partecipato attivamente all’espletamento della procedura di gara indetta dalla Prefettura di Catanzaro, anche attraverso sopralluoghi e ispezioni nella struttura dell’imprenditore, esprimendo parere positivo. In seguito al suo precedente incarico, Renda avrebbe anche svolto il ruolo di amministratore “di fatto” del centro.