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Milano: 21enne ritrovato morto in un canale, ipotesi suicidio

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Nel milanese un 21enne è stato trovato morto in un canale di scolo. Il giovane non aveva fatto rientro a casa la notte precedente. Si pensa a un suicidio.

L’ansia di due genitori per il mancato rientro a casa del figlio è diventata disperazione quando, usciti a cercarlo per le strade, sono stati proprio loro a trovare il suo cadavere in un canale ad Abbiategrasso. L’ipotesi al momento più accreditata per spiegare la tragedia è quella del suicidio. Il giovane, un ragazzo di 21 anni, martedì sera non era rincasato, mettendo in allarme la madre e il padre. Che non hanno esitato a cercarlo in lungo e in largo per il comune della provincia milanese, finché non ne hanno trovato lo scooter. Il mezzo era parcheggiato lungo un canale in via Giuseppe Arconati. E poco dopo, guardando giù, hanno visto il corpo senza vita del figlio.

Inutile l’intervento dei soccorsi

Il cadavere si trovava in un canale scolmatore di acque che arrivano dal Villoresi. Erano le cinque e quaranta di questa mattina, mercoledì 17 maggio 2017, quando i genitori hanno chiamato il 118 per chiedere aiuto. Sul posto sono arrivate un’ambulanza e un’automedica, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso.

Si pensa al suicidio, ma si aspettano gli esiti dell’autopsia

Proprio ai militari dell’Arma spetterà adesso il compito di ricostruire i fatti e fare piena luce sulla vicenda. Al momento l’ipotesi maggiormente accreditata è quella del suicidio, anche se rimangono molti dubbi. Pare, infatti, che il giovane non avesse manifestato la presenza di problemi particolari. Per questo motivo, il pm incaricato delle indagini ha disposto che si svolga l’autopsia sul cadavere del 21enne, che risiedeva in un piccolo comune della zona. I risultati dell’esame del medico legale forse aiuteranno a fare maggiore luce sulla vicenda, avvalorando o escludendo la possibilità che si sia trattato di un gesto volontario. Sul corpo non sarebbero presenti segni evidenti di ferite, né lo scooter risulterebbe danneggiato. Ciò indebolisce l’ipotesi che il ragazzo possa essere stato vittima un incidente.