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Milano: opere Street art meravigliose in un capannone abbandonato a Cormano

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A Cormano (Milano), vicino all’autostrada, si trova un capannone industriale abbandonato fatto di mattoni con dei graffiti sopra e vetri delle finestre rotti. All’interno, al secondo piano, vive un personaggio che si può definire un poco eccentrico: è il 60enne algerino Zakaria Jemai – det...

A Cormano (Milano), vicino all’autostrada, si trova un capannone industriale abbandonato fatto di mattoni con dei graffiti sopra e vetri delle finestre rotti. All’interno, al secondo piano, vive un personaggio che si può definire un poco eccentrico: è il 60enne algerino Zakaria Jemai – detto semplicemente Zak o “lo zio” – che seleziona giovani artisti perché possano riempire i muri della casa con graffiti e murales. Attenzione, abbiamo detto “seleziona”: infatti consente solo ai più bravi di entrare dalla porta del “castello del Conte Zakula” – che è ancora Zak stesso, la cui caricatura da vampiro è dipinta di fianco all’entrata -; alla meno peggio gli artisti possono essere mandati all’ultimo piano, quello che l’uomo chiama dell’Ignorant art.

Zak, poliglotta, per 30 anni cuoco di ristorante e su navi da crociera ed infine interprete, qualche anno fa si è ritrovato solo e in difficoltà economiche, perciò è stato costretto ad adattarsi: ha trovato rifugio proprio in questa fabbrica abbandonata, da dove non si è più mosso. Un giorno sono entrati nell’edificio tre street art con l’intenzione di dipingere: con il “padrone di casa” è nata una bella amicizia e, grazie al passaparola, sono arrivati altri artisti di strada, italiani e anche molti stranieri. Zak, che s’intende di arte, talvolta dà eventuali indicazioni sugli stili da usare, per fare sempre qualcosa di nuovo per abbellire la sua casa – museo. “C’è voluto tanto lavoro, ma il bello nasce solo dalle macerie del brutto”, spiega l’uomo.

Anche l’appartamento di Zakaria è decisamente artistico: oltre ai murales che riempiono ogni stanza – soffitti compresi -, ci sono sculture, quadri, divani e tavoli realizzati con mobili di recupero e disposti in modo originale. Opere d’arte si trovano anche negli androni, nei corridoi, sulle scale, nei magazzini in disuso e nel cortile del palazzo.

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