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Modena, la storia del saccheggio all'ex Holiday Inn lungo tre anni

Modena

L'ex Holiday Inn di Modena è ormai un hotel fantasma, preso d'assalto da ladri, senza tetto e sbandati che l'hanno depredato e ridotto a uno scheletro

L’incendio divampato l’anno scorso all’hotel fantasma di Modena nord è solo l’ultimo di una serie di eventi accaduti da quando la struttura ha chiuso i battenti. Un incendio, domato e spento dai vigili del fuoco, indica purtroppo un preoccupante stato di abbandono in cui si trova la gigantesca struttura. Da ottobre del 2013 l’edificio è diventato meta di saccheggi, vandalismi e posto di bivacco per sbandati e senza tetto. La chiusura della struttura è avvenuta senza preavviso, lasciando a casa oltre quaranta dipendenti. Nel corso degli anni di attività, l’hotel era passato sotto la gestione di diverse catene alberghiere fino al triste epilogo.

La storia è stata seguita a più riprese dalla Gazzetta di Modena. La testata ha raccontato anche le vicende che riguardano i residenti della zona dei Tre Olmi a ridosso dell’hotel, che si trovano alle prese con bande di ladri e topi d’appartamento. Al momento della chiusura, l’hotel si presentava completo di tutte le dotazioni, con arredi e impianti di diverso tipo. Mancava solo una cosa, cioè un servizio di vigilanza consono a presidiare l’intera struttura.

L’Holiday Inn era un vero e proprio castello senza difese, nell’estrema periferia a nord della città. Al suo interno era presente ogni tipo di materiale da depredare facilmente. Così, in assenza di controlli, bande di ladri italiani e stranieri nel giro di pochi mesi hanno preso di mira l’albergo. Lo hanno praticamente svuotato di ogni cosa. Dagli arredi ai sanitari, dai controsoffitti ai mobili, fino agli impianti elettrici, ai motori degli ascensori, agli infissi e molto altro ancora. Il danno stimato da tali depredazioni è stato calcolato in oltre due milioni di euro.

Modena: “dalle stelle alle stalle” per l’ex Holiday Inn

L’hotel era un quattro stelle entrato in attività nel 1968. Disponeva di otto piani, sale meeting e centottanta camere. Poi dopo gli anni di successo, che avevano visto ospitare anche invitati del Pavarotti & Friends, il lento declino iniziò alla fine degli anni novanta, fino alla chiusura definitiva avvenuta nell’ottobre del 2013. Si è poi arrivati a giugno 2015, con l’eventualità (mai smentita) di una possibile demolizione.

La struttura è oggi in gestione di un’agenzia immobiliare, che si sta occupando della vendita dell’immobile per conto della proprietà. Lo stato di degrado e i vandalismi avvenuti negli anni fino all’ultimo incendio hanno però gravemente danneggiato la struttura. Di conseguenza, anche la quotazione immobiliare dell’edificio è calata vistosamente. L’ultimo colpo è arrivato quando altri ladri hanno smontato una lunga tettoia adibita a parcheggi per auto. Altri malviventi ancora hanno portato via il prezioso alluminio degli infissi delle camere. Poi è stata a volta del rame, l’oro rosso. In questo caso bande specializzate avevano fatto razzia di cavi di rame smontando la centralina elettrica e gli impianti della struttura. Il bottino è stato sicuramente rivenduto sul mercato nero a sette euro al chilo.