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Monopoli: anziano trovato morto, forse spinto da una scogliera da due giovani

Monopoli

Era morto cadendo da una scogliera a Monopoli, nel barese, Giuseppe Dibello,un uomo di 77 anni: i carabinieri avevano ipotizzato che che l'anziano fosse stato spinto, insieme a un suo amico, da un gruppo di ragazzini durante un tentativo di rapina. L'uomo ha sbattuto sugli scogli dopo un volo di un ...

Era morto cadendo da una scogliera a Monopoli, nel barese, Giuseppe Dibello,un uomo di 77 anni: i carabinieri avevano ipotizzato che che l’anziano fosse stato spinto, insieme a un suo amico, da un gruppo di ragazzini durante un tentativo di rapina. L’uomo ha sbattuto sugli scogli dopo un volo di un paio di metri ed è deceduto sul colpo. L’amico della vittima si è salvato, dando poi l’allarme.

La svolta

Tutto questo era accaduto nel pomeriggio di ieri, in località “Cala Verdegiglio”, lungo la scogliera a nord di Monopoli, circa 50 chilometri a sud di Bari. All’indomani della tragedia, per gli inquirenti si è fatta più chiara la ricostruzione di quanto accaduto, grazie alle testimonianze dell’amico della vittima e dalla conferma delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza. I due anziani si trovavano sugli scogli quando sono stati avvicinati da alcuni ragazzi, incontrati qualche momento prima in un bar, che forse pretendevano qualcosa: sarebbe poi scaturito un diverbio, che ha portato i ragazzi a scaraventare in mare dalla scogliera, i due amici.

Dibello è morto quasi sul colpo, dopo un volo di un paio di metri, e dopo aver urtato il corpo sulle rocce. L’amico, invece, è riuscito a salvarsi e a dare l’allarme. Una bravata, quindi, e non una rapina come inizialmente ipotizzato, avrebbe quindi causato la morte del 77enne di Monopoli, rimane sconcertante però il fatto che siano stati dei minorenni a compiere questo gesto.

La caccia

Nella zona è stata quindi predisposta una caccia all’uomo con posti di blocco e perquisizioni. Un aiuto fondamentale potrebbe arrivare dalle immagini delle telecamere di sorveglianza dello stabilimento industriale che si trova proprio di fronte alla scogliera. Con molta probabilità, i filmati non consegneranno ai militari il momento dell’aggressione, ma potrebbero fornire importanti elementi sulla fuga dei ragazzi. Al momento rimane, però, incerto il numero degli aggressori: c’è chi riferisce di due giovani, altri invece sostengono fossero più di due; gli inquirenti, comunque preferiscono non sbilanciarsi.