Linda Come se ne andrà di scena Salvo Montalbano? Se lo stanno chiedendo milioni di lettori e di spettatori che seguono la serie della Rai interpretata da Luca Zingaretti. A raccontarlo è stato lo stesso Andrea Camilleri, durante un collegamento con Bianca Berlinguer a Cartabianca di Rai Tre. Il noto scrittore siciliano aveva già deciso come fare uscire di scena l’eroe di Vigata.
“Ho scritto la fine dieci anni fa – ha spiegato Camilleri con ironia. – Ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto. Non si sa mai se poi arriva l’Alzheimer. Ecco, temendo la perdita di memoria, ho preferito scrivere subito il finale. La cosa che mi fa più sorridere è quando sento che il manoscritto è custodito nella cassaforte dell’editore… È solo conservato in un cassetto”. A conoscere la verità sono solo Camilleri, sua moglie e l’editore Sellerio.
Montalbano morirà ucciso durante una sparatoria? Sarà poi il dottor Pasquano, nella serie interpretato da Marcello Perracchia, a eseguire l’autopsia? Sembrerebbe di no, non ci sarà alcun spargimento di sangue. Non ci sarà niente del genere, ha rassicurato Andrea Camilleri rispondendo alle domande di Bianca Berlinguer a Cartabianca. Montalbano non morirà. Non ci sarà nessuna autopsia, ma non potrà sbucare da nessun’altra parte… Se ne andrà, sparirà ma senza morire.
Montalbano: quale sarà la sua fine?
Sulla fine del commissario più amato d’Italia il mistero è dunque sempre più fitto. Qualche anno fa Camilleri aveva rivelato che il titolo provvisorio del racconto doveva essere Riccardino. Il commissario Montalbano, chiamato sul luogo di un presunto omicidio, doveva ritrovare se stesso nel finale. Il commissario comincia quindi a chiedersi se non agisca in un certo qual modo solo perché copia il suo doppio, perché l’ha visto in televisione. Inizia così il duello più difficile della sua vita, ovvero quello con sé stesso.
Quella di Montalbano è sicuramente una serie da record, con oltre 11 milioni di spettatori e uno share che supera il 40 per cento. Montalbano è diventato un classico: persino le repliche arrivano a sfiorare i 9 milioni di spettatori. Camilleri ha sempre ringraziato i suoi lettori, spiegando che mentre scrive ha lui il controllo del personaggio. “Ma l’eroe televisivo vive veramente una sua vita propria che in qualche modo è creata dagli spettatori stessi. In fondo li rappresenta tutti“.
