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Monti abolisce i pubblicisti

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Il giornalista pubblicista è la figura professionale disciplinata dalla legge 69/1963. L'art. 1 della suddetta legge afferma che “Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi”. Il giornalista pubbli...

gioIl giornalista pubblicista è la figura professionale disciplinata dalla legge 69/1963. L’art. 1 della suddetta legge afferma che “Sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi”.

Il giornalista pubblicista, così come il giornalista professionista, è iscritto all’Albo e fa parte dell’Ordine professionale dei giornalisti. La differenza principale tra le due figure professionali consta nell’esclusività della professione, cioè il pubblicista può anche svolgere altre mansioni o lavori, mentre il professionista lavora a tempo pieno nel mondo dell’informazione. Sono giornalisti professionisti coloro che “esercitano la professione giornalistica in modo esclusivo e continuativo” (ad esempio dipendenti di una testata o free lance). Tale distinzione è stata descritta dalla sentenza n. 256 del 2 aprile 1971 della Corte di Cassazione.

Perfetto una volta che avete capito chi è e cosa fà un pubblicista sappiate che a partire da agosto 2012 non esisterà più!

A partire da agosto 2012 verrà abolito l’albo dei giornalisti pubblicisti. L’abolizione è prevista dalla manovra “Salva-Italia” varata dal governo Monti ( art. 10, legge 183/2011 – “Riforma degli Ordini professionali”, parzialmente modificato nell’art. 33 del d.l. 201/2011, convertito con l. 22/12/2011 n. 214 – “Soppressione limitazioni esercizio di attività professionali”), ma la notizia è passata quasi in sordina.

La rete sta già ribollendo, sono in tanti a chiedersi, dai giovani giornalisti in procinto di prendere il tanto agognato tesserino, a chi è già pubblicista e freme per sapere che fine farà la sua qualifica ed i contributi versati fino a questo momento.

Antonello Antonelli, giornalista, sul suo blog ipotizza tre possibili strade:
1)L’albo potrebbe essere trasformato in un elenco ad esaurimento, dando così la possibilità di diventare pubblicisti soltanto a chi, in termini di tempistica, rientrerà nell’agosto 2012.
2)Una disciplina transitoria che cambi le modalità di accesso, fattore che implica l’ingresso di nuove norme e la cancellazione definitiva dell’albo.
3)La riconferma dei due albi distinti, con un nuovo esame con nuovi criteri per i pubblicisti.
Molte sono le domande che ci si pone, soprattutto per chi non ha o non avrà la possibilità di effettuare il praticantato di 18 mesi che dà accesso all’esame di Stato per diventare professionista, o per i vari collaboratori dei giornali che rimarranno senza qualifica e verranno privati delle assicurazioni e dei privilegi che l’essere pubblicista porta.