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Morte Chris Cornell: la moglie parla dell'ultima telefonata

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Una telefonata shock, quella fatta da Chris Cornell alla moglie poche decine di minuti prima di suicidarsi. Vicky ha rivelato cosa si sono detti

La morte di Chris Cornell ha sconvolto fan e colleghi del mondo dello spettacolo. E’ stata improvvisa e, purtroppo, si è trattato di un suicidio come rilevato dai medici in seguito alle analisi sul corpo del frontman dei Soundgarden. A distanza di ormai alcuni giorni dalla sua scomparsa, emergono nuovi retroscena su quella nottata, tra il 17 ed il 18 maggio, quando Cornell ha deciso di farla finita poche ore dopo aver tenuto un concerto con la sua band nella città di Detroit. E’ la moglie a parlare, raccontando quanto si sono detti proprio poche decine di minuti prima del terribile gesto: almeno secondo quanto riportato dalla testata Tmz secondo la quale la donna si sarebbe confidata con alcuni conoscenti raccontando di aver chiamato 30 minuti prima del ritrovamento del corpo suo marito, dopo aver notato alcune anomalie nel funzionamento delle luce del loro appartamento.

Vicky sapendo che Chris aveva un’app per controllarle a distanza, pensava che stesse facendo qualcosa lui ma Cornell ha negato sottolineando di aver utilizzato l’app più di un’ora prima. A quel punto però la moglie avrebbe notato qualcosa di strano nella voce del marito, che sembrava biascicare parole; Chris le avrebbe detto di essere molto arrabbiato con i tecnici, dato che non erano riusciti a risolvere un problema agli auricolari, rendendogli molto difficile sentirsi mentre cantava; poi ha aggiunto: “mi sono rovinato la voce. Me la sono rovinata”.

Dopo una serie di frasi poco coerenti tra loro Vicky, allarmata, ha chiesto al marito se avesse assunto qualche sostanza e Cornell le avrebbe risposto di aver preso solo due Ativan: “ero molto incazzato e dovevo calmarmi”. A quel punto Vicky gli ha detto: “Devo sapere cosa hai preso. Non mi pare solo Ativan. Sembra altro. Devi dirmi cosa hai preso, ti perdono”.

Chris sarebbe diventato aggressivo al telefono, la moglie ha chiesto ad un bodyguard di intervenire

La conversazione telefonica a quel punto si è fatta più complicata: Cornell sarebbe diventato aggressivo ricordando a Vicky il periodo in cui era dipendente dall’Oxycontin, al punto da rischiare la vita. Ha deciso dunque di allertare la guardia del corpo del cantante chiedendogli, in via eccezionale, di provare a controllare come stesse il marito; prima di allora la donna non lo aveva mai fatto e ha chiesto al bodyguard di abbattere la porta, nel caso non avesse risposto.

Così è stato: la guardia del corpo ha trovato, dopo aver buttato giu le porte d’entrata nella stanza e del bagno, il corpo senza vita del frontman, il tutto circa mezz’ora dopo l’inizio della telefonata. La moglie negli ultimi giorni ha smentito di aver visto il marito utilizzare droga venosa, dopo che alcune voci avevano parlato di segni di aghi freschi nelle sue braccia. I contorni dell’intera vicenda restano comunque ancora tutti da chiarire.