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Morte George Michael: spunta l'ipotesi di overdose da eroina

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Overdose da eroina. E' la nuova ipotesi shock dietro la morte, a soli 53 anni, di George Michael. Mentre l'abitazione del celebre cantante nel quartiere di Highgate a nord di Londra è diventata meta dei fan che qui stanno portando biglietti, candele e fiori ma anche lunghe lettere (e così anche ne...

Overdose da eroina. E’ la nuova ipotesi shock dietro la morte, a soli 53 anni, di George Michael. Mentre l’abitazione del celebre cantante nel quartiere di Highgate a nord di Londra è diventata meta dei fan che qui stanno portando biglietti, candele e fiori ma anche lunghe lettere (e così anche nel villaggio di Goring-on-Thames, nel South Oxfordshire, dove il cantante è stato trovato senza vita), si fa strada una nuova ipotesi legata al suo improvviso decesso, inizialmente descritto come la conseguenza di un arresto cardiaco avvenuto mentre si trovava a casa da solo il giorno di Natale. Nelle ultime ore però diversi media raccontano un’altra verità: secondo il Daily Telegraph, in particolare, da un anno a questa parte Michael stava lottando contro una crescente dipendenza dall’eroina.

Ad aprire le porte a questa rivelazione sarebbe stato Fadi Fawaz, un parrucchiere delle celebrità nonchè compagno del mito del pop, che ieri ha postato un messaggio sui social network rivelando di essere stato il primo a trovare George Michael senza vita nel suo letto all’ora di pranzo. Lui ha dato l’allarme chiamando sia l’ambulanza che la polizia, intervenuti nella villa dell’Oxfordshire nella quale si trovava il cantante: al quotidiano londinese Fawaz ha raccontato che avrebbero dovuto pranzare insieme a Natale. “Sono andato a casa sua per svegliarlo ma era già spirato, l’ho trovato che giaceva pacificamente a letto. Non sappiamo ancora cosa sia esattamente successo. Recentemente tutto era diventato molto complicato, ma George aspettava con trepidazione il Natale e io anche. Adesso è tutto rovinato. Vorrei che la gente lo ricordasse per quello che era, una persona magnifica”.

La complicazione della quale parla il compagno di George Michael sarebbe proprio l’utilizzo crescente di eroina, come rivelato da una fonte anonima al giornale: “Nell’ultimo anno Michael ha lottato contro una crescente dipendenza dall’eroina. Si è dovuto far ricoverare diverse volte al pronto soccorso per una overdose. È già tanto che abbia resistito fino ad ora”. Sempre il Telegraph sottolinea che l‘arresto cardiaco può essere una conseguenza dell’utilizzo di eroina, ricordando poi che George era stato già arrestato in passato sia per il possesso che per l’utilizzo di sostanze stupefacenti come crack e marijuana. D’altro canto i media del Paese non hanno mancato di ricordare la grande generosità ‘segreta’ del cantante, che ha fatto moltissime donazioni nel corso degli anni impegnandosi anche per i diritti degli omosessuali. Gli stessi vicini di cottage lo ricordano come una persona gentile e generosa, mentre il barista del pub più frequentato da Georgios Kyriacos Panayiotou, in arte George Michael, il Catherine Wheel, ha spiegato che nell’ultimo periodo il cantante era molto cambiato e che lo si vedeva sempre più di rado: “Era diventato gonfio – ha raccontato – portava gli occhiali, era quasi irriconoscibile”.