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Napoli, minacce a pubblico ufficiale: indagato Luigi Cesaro

Napoli

Napoli al centro di un episodio di possibile stampo mafioso che vede per protagonista l’ex Presidente della Provincia, Cesaro, ora indagato per minacce.

Napoli e camorra occupano ancora una volta le pagine dei giornali, dopo che l’ex Presidente della provincia campana è stato indagato per presunto minacce ad un pubblico ufficiale.

Proseguono i problemi di tipo giudiziario per la famiglia Cesaro, che negli ultimi anni sono stati spesso al centro di indagini per meglio chiarire i presunti rapporti con la camorra.

Per capire perché oggi si indaghi sul politico, occorre fare un passo indietro di qualche giorno, dal momento che proprio il 24 maggio scorso nei confronti di alcuni esponenti della famiglia, sono stati emessi degli ordini di cattura.

Ad essere implicati in prima battuta sulle indagini della DDA di Napoli, ovvero della Direzione Distrettuale Antimafia, due dei tre fratelli della famiglia Cesaro, e più precisamente Aniello e Raffaele.

Secondo le indagini condotte dagli uffici napoletani della DDA di Napoli, sembrerebbe che i due imprenditori avrebbero affiliazioni con il clan camorristico dei Polverino. I Cesaro come noto, sono originari di San’Antimo, località sita nell’hinterland napoletano.

Proprio i rapporti tra i Cesaro ed i Polverino, sono al centro di un’indagine particolarmente complessa ed articolata, che fino a qui, oltre al carcere dei due fratelli, ha visto anche il sequestro di beni per decine di milioni di Euro.

In questo quadro va incasellata la notizia odierna, per la quale Luigi, il terzo fratello dei Cesaro, sarebbe indagato per aver fatto delle pressioni in merito all’assegnazione di appalti in favore dei fratelli, proprio nell’area del Comune di Sant’Antimo.

La storia dei Cesaro è bene ricordare, è costellata di indagini a loro carico, tutte vertenti i rapporti con la camorra locale. Fino ad oggi tuttavia, per tutti i fratelli, non è mai arrivata né la cattura, né tantomeno la galera.

Sul piano politico Luigi Cesaro ha un lungo excursus politico, prima nel PdL, poi in Forza Italia. La sua ascesa nel partito di Berlusconi, si deve anche alla caduta in “disgrazia” di Cosentino, altro personaggio piuttosto noto nell’area napoletana.

Quando Cosentino, per altre indagini, si dovette allontanare dal partito, Cesaro ebbe la strada spianata per arrivare sia alle aule politiche di Roma, sia per ricoprire incarichi nel parlamento europeo.

Luigi Cesaro, appresa la notizia che lo riguarda, si è detto pronto a chiarire con i giudici la sua posizione in questa vicenda, che ritiene lontana dalla verità, anche se sembrano particolarmente importanti le prove a suo carico ora in mano agli inquirenti.

A suo carico comunque, ci sono reati riconducibili alle così dette modalità mafiose, e se le teorie dell’accusa saranno confermate, allora diventerà più chiaro il rapporto che da anni non convince tra i Cesaro e la malavita organizzata del napoletano.

Per ora si rimane in attesa di ulteriori sviluppi della questione, che tuttavia non manca di smuovere gli animi dell’opinione pubblica, di fronte a quello che sembra essere l’ennesimo caso di rapporti tra politica e camorra.

Sarà interessante vedere come si svilupperanno le indagini sulla potente famiglia Cesaro.