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Napoli, primo bimbo italiano con due mamme

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Di mamma ce n’è una sola, si diceva, ma l’antico adagio sembra oggi ormai in via di superamento. Nel mondo che cambia – e secondo molti è pure giusto che sia così – c’è sempre meno spazio per le posizioni rigide e immutabili, perciò sarà, d’ora in poi, sempre meno vero che ad og...

Di mamma ce n’è una sola, si diceva, ma l’antico adagio sembra oggi ormai in via di superamento.

Nel mondo che cambia – e secondo molti è pure giusto che sia così – c’è sempre meno spazio per le posizioni rigide e immutabili, perciò sarà, d’ora in poi, sempre meno vero che ad ogni bambino si debba associare una e una sola madre.

Capostipite del nuovo popolo di quanti godranno del privilegio di poter contare su due madri è un bambino di Napoli, registrato all’anagrafe lo scorso 30 settembre come figlio di Daniela e Marta, due donne italiane che, da 7 anni, vivono a Barcellona.

In Spagna, la normativa nazionale, non ha mai consentito loro di far ottenere la cittadinanza al piccolo, perché, essendo Daniela napoletana e Marta cagliaritana, questi risulta privo dell’essenziale condizione di avere almeno un genitore spagnolo.

Le donne si sono dapprima mosse per vie ufficiali, inoltrando una richiesta al Consolato Italiano, che, però, privo di un qualsivoglia appoggio normativo, non ha saputo dare risposta in merito alla questione. Impossibile anche procedere per via giudiziaria, nonché registrare il bambino a nome di una sola delle due donne, perché queste ultime si sono sposate lo scorso luglio in Spagna e su tutti i documenti risultano entrambe madri del bambino.

In altri tempi, la situazione si sarebbe arenata in maniera irreparabile, ma, oggi, Marta e Daniela hanno potuto contare sul contributo della rete e, così, hanno deciso di diffondere un appello via social network, ottenendo una risonanza tale che persino il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il dirigente dell’anagrafe comunale si sono interessati alla vicenda.

Tutti gli ostacoli sono stati così superati tramite una disposizione diretta del primo cittadino napoletano, in virtù della quale il bambino è stato registrato all’anagrafe nel totale rispetto dello stato di fatto e dei documenti spagnoli, ovvero come figlio di due madri.