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Nasce prematura in casa e muore in ospedale: indagano i pm

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Una bambina nasce in casa. Purtroppo la sua salute è gravemente compromessa e viene trasferita in ospedale, dove i tentativi di salvarla risultano vani.

Bambina nata prematura muore in ospedale

Purtroppo una drammatica morte segna la giornata di Ancona. La procura ha aperto un’indagine sul decesso di una bimba, nata prematura in casa a Fabriano, senza assistenza sanitaria al parto. Dopo un trasferimento d’urgenza in eliambulanza nell’Ospedale pediatrico Salesi di Ancona, la piccolina è morta. Stando alle informazioni trapelate, sarebbero stati proprio gli stessi genitori a programmare un parto naturale in casa. Il magistrato inquirente ha disposto l’autopsia della piccola proprio per verificare e quantificare eventuali responsabilità o negligenze da parte della coppia.

Condizioni gravemente compromesse

Ai primi soccorritori la bimba è apparsa subito cianotica e in preda ad un blocco respiratorio. La cianosi è un segno di disturbi circolatori o, appunto, respiratori. Si presenta con uno stato di pigmentazione bluastra della pelle e delle mucose, causato dalla presenza nel sangue di più di 5 g/dl di deossiemoglobina (emoglobina non ossigenata) o da composti anomali emoglobinici come la metaemoglobina, carbossiemoglobina (avvelenamento da monossido di carbonio) o la solfoemoglobina.

Le sue condizioni, quindi, erano estremamente compromesse quando è giunta nell’ospedale pediatrico di Ancona. Solo un miracolo avrebbe potuto salvarla. Drammaticamente, i disperati tentativi di rianimarla sono stati inutili. Disposti dal magistrato inquirente anche accertamenti sui tabulati telefonici, per ricostruire la tempistica della richiesta di soccorso.

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Il parto in casa è possibile solo a certe condizioni

Sembra che il parto in casa stia tornando come una sorta di moda. La motivazione principale nasce dal desiderio di vivere la nascita del figlio nel rispetto della natura fisiologica dell’evento. Si ha voglia di recuperare l’intimità e la meraviglia di diventare mamma in un contesto familiare e soprattutto demedicalizzato.Tutto questo tranquillizzerebbe maggiormente la donna futura madre.

Nonostante un ospedale possa trasmettere più sicurezza, questo tipo di parto può essere abbastanza sicuro. L’importante è che ci sia una ostetrica preparata, e che sia naturale, senza interventi chirurgici. Inoltre è necessario che la madre non abbia esperienze di parti gemellari o difficili e pressione alta. Ovviamente è importante che sia la donna che il figlio siano in buona salute. Solo in questo contesto il ginecologo può essere d’accordo col parto in casa. Altrimenti l’unica possibilità è l’ospedale. O dovrebbe essere così.

Purtroppo non è stata la situazione odierna. La bimba è nata prematura, e avrebbe avuto bisogno di attenzioni che solo un ospedale ben fornito le avrebbe potuto garantire. Il parto in casa, in questa situazione, era assolutamente da evitare. È proprio questo il punto su cui indagano i pm: quante colpe hanno i genitori? Bisogna vedere bene quanti rischi si son presi, come sono stati calcolati e se erano prevedibili. Doveva essere uno dei giorni più belli della loro vita, probabilmente sarà il loro incubo eterno.