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Nazioni Unite, incertezza sul nome del prossimo Segretario

kristalina georgieva

Il mandato dell'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sta per terminare. Grande incertezza sul nome del successore. L'ex ministro degli Esteri sudcoreano Ban Ki-moon sta per concludere la sua esperienza come Segretario Generale delle Nazioni Unite e nei prossimi giorni si deci...

Il mandato dell’attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sta per terminare. Grande incertezza sul nome del successore.

L’ex ministro degli Esteri sudcoreano Ban Ki-moon sta per concludere la sua esperienza come Segretario Generale delle Nazioni Unite e nei prossimi giorni si deciderà il nome del suo successore. Il momento, nel quadro generale della politica internazionale, è molto delicato.

In particolare, nelle ultime ore si è registrata l’interruzione delle trattative fra Stati Uniti e Russia per trovare un accordo per la rappacificazione della Siria. Il paese versa nel caos più totale, con i bombardamenti sulla zona orientale di Aleppo, in mano ai ribelli anti Assad, in una situazione generale di emergenza umanitaria gigantesca. L’Onu stessa ha evidenziato la presenza, ad Aleppo est, di circa 100 mila minori in pericolo di vita.

Ban Ki-moon contestato, ma c’è l’ipotesi di prorogare il suo mandato. Una donna dell’est Europa l’alternativa

In apertura della seduta del Parlamento Ue per la ratifica degli accordi sul clima della COP 21, Ban Ki-moon è stato oggetto di un’aperta contestazione. Dagli spalti, una persona ha iniziato a gridare, mentre il presidente Martin Schulz è apparso molto imbarazzato. Non molto chiare le parole pronunciate all’indirizzo del Segretario Generale, molto chiaro invece il tono polemico.

La credibilità del diplomatico sudcoreano, in ogni caso, non appare affatto in discussione, tanto che, fra le opzioni, ci sarebbe anche una proroga del suo mandato. In questo modo, una parte dell’assemblea potrebbe opporsi a quella che sembrerebbe essere la tendenza principale del momento, ovvero quella di affidare la direzione dell’Onu a un rappresentante dell’Europa orientale.

A sostenere questa soluzione in modo aperto è stato l’ambasciatore russo Vitaly Churkin: “crediamo fermamente che sia il turno dell’Europa orientale per il prossimo segretario generale”, auspicando che possa trattarsi di una donna. I nomi più quotati, da questo punto di vista, potrebbero essere quelli dell’attuale vice presidente della Commissione Ue, Kristalina Georgieva, e del direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova. Entrambe provenienti dalla Bulgaria, che, in sede Onu, ha di recente e un po’ a sorpresa espresso la propria preferenza per la Georgieva.