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'Ndrangheta, operazione Ros: sgominata frangia della Sacra Corona Unita

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I carabinieri del Ros hanno eseguito un'altra importante operazione nella lotta contro la 'Ndrangheta: sgominata frangia della Sacra Corona Unita.

I carabinieri del Ros hanno eseguito un’altra importante operazione nella lotta contro la ‘Ndrangheta. E’ stata infatti sgominata una frangia della Sacra Corona Unita in un blitz avvenuto tra le province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani. Le persone finite in manette sono state accusate di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione, danneggiamento e altri reati ancora. I provvedimenti sono stati eseguiti su disposizione della procura distrettuale antimafia di Lecce.

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Una frangia della Sacra Corona Unita è stata sgominata dai carabinieri del Ros in un’altra importante operazione nella lotta contro la ‘Ndrangheta. Il blitz in particolar modo è avvenuto nelle province di Bari, Taranto e Barletta-Andria-Trani. Gli arrestati sono stati accusati di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsione, danneggiamento e altri reati ancora. I provvedimenti sono stati eseguiti su disposizione della procura distrettuale antimafia di Lecce.

L’indagine inoltre ha fatto emergere anche dei collegamenti con la cosca della ‘Ndrangheta “Bellocco” di Rosarno. ma non solo. Dall’inchiesta sono emersi anche delle infiltrazioni nel mercato tarantino del pesce. Sia attraverso l’estromissione, con tipiche modalità mafiose, di altri operatori commerciali. Sia attraverso l’acquisizione di società intestate in maniera fittizia a dei prestanome. Tutti i particolari di questa operazione verranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che andrà in scena nel corso di questa mattinata nella sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto.

I precedenti

Non è il primo episodio che vede come protagonista un’operazione dei carabinieri, in grado di sgominare una parte della Sacra Corona Unita. Altri tredici brindisini, infatti, rischiano anche la condanna in Appello in quanto accusati di aver fatto parte della Sacra Corona Unita. Tra i diversi imputati ci sono anche due donne, ritenute vicine al clan dei tuturanesi. Per queste donne coinvolte nell’operazione, il Procuratore Generale ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Tra gli accusati c’è anche Sandro campana, per il quale sono stati invocati due anni di reclusione.

Pene più elevate invece sono state richieste per le donne. In particolar modo, per Pia Romano sono stati chiesti cinque anni, così come stabilito dal gup. Mentre per Maddalena Miceli chiesti quattro anni e tre mesi, come da sentenza di primo grado. Romano, inoltre, è la moglie di Antonio Raffaele Gravina, nonchè madre di Gianpaolo Gravina. Quest’ultimo imputato nello stesso processo e condannato dal gup a sei anni di reclusione. Pena che era stata invocata dal rappresentante della pubblica accusa in secondo grado. Maddalena Miceli invece è la moglie di Angelo Ostuni, anche lui imputato e condannato nel processo Pax.

L’inchiesta è partita dall’omicidio di Antonio Santoro, che ha perso la vita a trenta anni. L’omicidio avvenne nel marzo del 2008, ma i resti del corpo dell’uomo furono trovati quasi per caso solamente nel novembre del 2011. Ma quella esecuzione resta ancora oggi un mistero, in quanto non sono stati arrestati nè i killer nè i mandant.