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'Ndrangheta, arrestato il latitante Rocco Barbaro

Rocco Barbaro

Ndrangheta senza uno dei suoi boss dopo l'arresto di Rocco Barbaro effettuato dai Carabinieri a Milano presso una figlia. Il malavitoso era latitante da due anni.

‘Ndrangheta sotto scacco in Calabria. Arrestato dai Carabinieri il pericoloso latitante dell’organizzazione criminale Rocco Barbaro. L’importante azione dell’Arma è avvenuto a Platì, Comune della provincia di Reggio Calabria. Ad eseguire l’arresto del boss malavitoso il Gruppo di Locri.

Rocco Barbaro di 52 anni, era inserito nel gruppo dei 30 latitanti più pericolosi, ecco perché quanto portato a termine dai Carabinieri oggi è un’azione particolarmente importante nella lotta contro la Ndrangheta calabrese.

Barbaro era ricercato ormai già dal 2015, anno nel quale sfuggì all’arresto. All’epoca il boss era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare, il quale era stato emesso dal Gip del Tribunale di Milano.

Tale iniziativa della magistratura lombarda era giustificata dal fatto che a Barbaro erano contestati i reati di associazione mafiosa, oltre che di intestazione fittizia di beni. Nonostante l’ordine del Tribunale di Milano, il 52enne è riuscito a sfuggire sino ad oggi alle ricerche delle forze dell’ordine ed alla cattura.

L’esponente della ‘Ndrangheta è stato raggiunto dai Carabinieri a casa di una delle figlie. Rocco Barbaro era riuscito a sfuggire in passato per ben due volte alle manette.

Su di lui le cronache raccontano di traffici in sostanze stupefacenti, soprattutto cocaina, in particolar modo nell’area lombarda. A tal proposito Barbaro è considerato una sorta di “Capo dei Capi” della ‘Ndrangheta proprio in quest’area.

L’arresto del boss calabrese è avvenuto intorno alle 13, e benché Barbaro avesse immaginato di darsi alla fuga attraverso un’uscita verso il tetto, la massiccia presenza dei Carabinieri e l’efficacia del loro intervento, ha reso vano ogni possibile tentativo di fuga. Rocco Barbaro è stato così costretto ad arrendersi, prima di essere assicurato alle patrie galere.

Molti aspetti della sua latitanza, ovviamente, saranno chiariti in seguito, ma non sembra possa essere stata la casa in cui è stato arrestato, il luogo nel quale abbia trovato rifugio per circa due anni.