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'Ndrangheta, sequestrati beni per 1 mln ad imprenditore calabrese

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Maxi sequestro della Dia a Reggio Calabria. Gli agenti hanno sequestrato beni per un valore di un milione di euro a Rosario Aricò.

Maxi sequestro della Dia a Reggio Calabria. Gli agenti hanno sequestrato beni per un valore di un milione di euro a Rosario Aricò nell’ambito dell’inchiesta “Archi”.

L‘imprenditore ortofrutticolo di 57 anni è accusato di aver dichiarato il falso nella dichiarazione dei redditi e di associazione mafiosa in quanto legato alla cosca Tegano.

L’uomo verrà ascoltato nei prossimi giorni da un magistrato locale a riguardo ma è già in carcere dal 2015 poichè deve scontare ancora 4 anni e 8 mesi di reclusione per concorso in associazione mafiosa.

Gli agenti della Dia sono riusciti a portare a termine il sequestro poichè dai registri fiscali risultava che l’uomo spendeva più di quanto guadagnava e i conti non tornavano.

La proposta del suddetto era stata presentata al Tribunale dal direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla. I beni sequestrati comprendono due appartamenti, una villetta, alcune disponibilità finanziarie e due automobili.

Dalle indagini nell’ambito dell’inchiesta Archi, era risultato che l’arrestato era in stretto contatto con Peppe Schimizzi (ora defunto) e Carmelo Barbaro, entrambi elementi di spicco della cosca.

Infine, per convalidare l’arresto, sono stati ascoltati due collaboratori di giustizia a conoscenza dei fatti: Giovambattista Fracapane e Roberto Moio.