> > Non è stato mio figlio: esordio non esaltante per la nuova fiction di Canale 5

Non è stato mio figlio: esordio non esaltante per la nuova fiction di Canale 5

non e mio figlio

Un esordio un po' deludente per la nuova fiction di Canale 5 “Non è stato mio figlio” con Gabriel Garko, battuta di poco nella sua prima serata dalla fiction “Baciato dal Sole “ già in onda da diverse settimane. Un genere abbastanza in voga, quello del thriller, recentemente sperimentato a...

Un esordio un po’ deludente per la nuova fiction di Canale 5 “Non è stato mio figlio” con Gabriel Garko, battuta di poco nella sua prima serata dalla fiction “Baciato dal Sole “ già in onda da diverse settimane. Un genere abbastanza in voga, quello del thriller, recentemente sperimentato anche dallo scrittore Nicolas Sparks, che dopo anni di storie romantiche, ha deciso di tingere di noir l’ultima vicenda narrata. Ebbene, qui l’idea non era male. Al centro della storia vi è la morte di una ragazza, la solita adolescente confusa e piena di miseri, che si scopre aver partecipato, forse mentre era drogata, ad una sorta di rito di iniziazione in cui alcune donne mascherate (la citazione del film Eyes Wide Shut di Kubrick è evidentissima) “regalano” una vergine ad un illustre signore, evidentemente dedito ai festini hard. Il festeggiato si scopre poi essere proprio lo zio della ragazza, ovvero Gabriel Garko, che risulterà essere implicato nel suicidio della giovane, forse motivato dal fatto di essere rimasta incinta a seguito del rapporto incestuoso.

La trama è interessante, anche se ricorda in alcuni punti quella de “Il Bosco”, fiction con Giulia Michelini, andata in onda con successo l’anno scorso, e il giallo poteva anche funzionare, non fosse per svariate ingenuità narrative e recitative che rendono il più delle volte poco credibile il tutto.

Garko, reduce da Sanremo e, sembra (ma non è certo) anche da un qualche “ritocchino” facciale, si sforza di essere credibile nella parte del protagonista e un po’ ci riesce, perché il carisma e il fascino non gli mancano certo ma, ahime, possibile che non abbia ancora risolto il problema della dizione? Quanto agli altri interpreti, Sandrelli compresa (a tratti un po’ sopra le righe) raggiungono tutti (Anna Favella ed Aurore Erguy, in particolare) la sufficienza ma la storia stenta a decollare, risultando avvincente in alcuni punti e quasi risibile in altri, così come la giovanissima Adua Del Vesco, nuova splendida compagna di Garko, che se pure non sfigura nella parte della “porno” ballerina Nunzia, in alcuni momenti sembra troppo ingenua e quasi infantile nel ruolo.

Non male i colpi di scena, così come la colonna sonora, che sembra acuire l’atmosfera di mistero che circonda gli omicidi, così come l’idea di ambientare la fiction nel “Bimba Star”, locale che echeggia un po’ gli ambienti cupidi e sinistri di “Sotto il Vestito Niente” dei Fratelli Vanzina ma con qualche differenza.

Difficile aspettarsi un successo in piena regola per “Non è stato mio figlio” scritta da Teodosio Losito e prodotta da Alberto Tarallo, che ha già firmato ficion di successo come “Il bello delle donne” e “L’onore e il rispetto” ma aspettiamo comunque di vedere come la prenderà il pubblico, che non sempre, va di pari passo con la critica.