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Non va in bagno per 8 settimane: Emily muore a 16 anni

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L’assenza di movimento intestinale ha creato una forte compressione degli organi interni causando un arresto cardiaco.

Un’ adolescente autistica di St Austell, in Cornovaglia, con una fobia per l’uso di servizi igienici non ce l’ha fatta. La paura di andare al bagno è stata fatale per Emily Titterington, morta per un attacco cardiaco nella sua abitazione l’8 febbraio 2013 proprio a causa di questa sua particolare fobia. Emily, 16enne scozzese, avrebbe trattenuto le feci per quasi due mesi, l’ attacco di cuore è stato causato da una enorme costipazione, la ragazza è deceduta proprio dopo essersi trattenuta dall’andare in bagno ben otto settimane. L’assenza di movimento intestinale ha creato una forte compressione della cavità toracica che è stato fatale per gli organi interni.

I paramedici hanno tentato di rianimarla, ma sono stati costretti a dichiararne il decesso presso il Royal Cornwall Hospital di Truro. “Il suo addome era grossolanamente esteso. Le sue costole inferiori erano state spinte fuori, oltre l’ osso pubico. Sono rimasto scioccato” ha detto il paramedico Lee Taylor, “Mai vista una cosa di questo genere” ha poi aggiunto il medico legale Emma Carlyon. La mancanza di defecazione ha generato un blocco intestinale che ha avuto un esito infausto, la protratta ritenzione ha causato delle lacerazioni nelle membrane degli organi.

Sul caso è stata aperta un’inchiesta a Turo sempre in Cornovaglia, che ha rivelato che la vita avrebbe potuto continuare grazie ad un adeguato trattamento, ma la ragazza che soffriva di una leggera forma di autismo, si era rifiutata di farsi esaminare da un medico più di una volta. Il tutto è stato confermato dalla madre Geraldine: “Non andava in bagno da circa sei-otto settimane e questo era di routine”.

In realtà Emily aveva sempre sofferto di problemi intestinali, ma i medici non erano mai stati in grado di individuarne le cause. Aveva avuto delle precedenti occlusioni che si erano rilevate incomplete, dei diversi episodi che regredivano però si ripetevano nel tempo, delle continue alterazioni fisiopatologiche che non trattate hanno portato alla morte della giovane.